La lunga e gloriosa storia del record dell’ora di ciclismo si appresta a vivere una nuova pagina. La sfida è semplice nel suo concetto quanto impegnativa e affascinante: percorrere la maggior distanza possibile nell’arco di un’ora, girando in un velodromo su una bicicletta uguale a quelle che vengono utilizzate nelle gare di inseguimento su pista. Il record ha attraversato tutta la storia del Ciclismo, coinvolgendo grandi campioni, da Fausto Coppi a Francesco Moser, passando per Eddy Merckx e Jacques Anquetil. Attualmente il primatista è il belga Victor Campenaerts, che nel 2019 coprì 55 chilometri e 89 metri nel velodromo messicano di Aguascalientes.

Ciclismo, Dowsett: ‘Voglio battere il record’

Il primato stabilito da Campenaerts sarà messo alla prova dal tentativo programmato per il 3 novembre dal britannico Alex Dowsett. Teatro della gara sarà lo stesso velodromo di Aguascalientes, prescelto per la sua alta quota e i relativi vantaggi aerodinamici che ne conseguono.

Alex Dowsett ha già detenuto in passato il record dell’ora, ma nel frattempo l’asticella si è alzata in maniera esponenziale, soprattutto dopo il primato stabilito da Bradley Wiggins e il successivo ritocco di Campenaerts. Quest’anno il corridore britannico non ha brillato particolarmente nella stagione del ciclismo su strada, neanche nelle prove a cronometro, ma appare convinto di poter battere il record dell’ora.

Per concretizzare il suo sogno, Dowsett sta studiando nei minimi particolari sia la strategia da attuare in corsa che i materiali. Il corridore della Israel Start Up Nation ha dichiarato di voler correre sulla tabella di marcia che ha portato a Campenaerts a stabilire il suo record, per poi cercare di dare un’accelerata nella parte finale dell’ora.

“Non ho davvero una distanza in mente, ma solo che voglio battere il record”, ha dichiarato Dowsett.

Una speciale tuta da tremila sterline

Quello che può dare al corridore britannico una spinta decisiva nel suo assalto al record dell’ora è la continua evoluzione tecnologica dei materiali utilizzati. Come si è visto anche alle recenti Olimpiadi di Tokyo, la ricerca sull’efficienza aerodinamica sta portando le prestazioni a livelli inimmaginabili anche solo pochi anni fa.

Per avere una misura di questo straordinario progresso, basta pensare ai tempi stabiliti nell’inseguimento a squadre maschile, circa otto secondi più bassi rispetto al record stabilito ai Giochi di Rio 2016 dalla Gran Bretagna di Wiggins.

Alex Dowsett e il suo gruppo di lavoro stanno cercando di sfruttare al massimo le possibilità di ottimizzazione della prestazione con i nuovi materiali a disposizione. Due delle novità più interessanti da cui si aspetta una spinta decisiva verso il record sono la corona e la tuta.

Dowsett pedalerà con una bici Factor Hanzo montata con una corona Aerocoach Aten. Questo componente è appena stato messo sul mercato ad un prezzo di 950 sterline e, secondo le ricerche effettuate, permette di risparmiare circa 2,4 watt quando si pedala a sessanta all’ora.

Questo si traduce in un potenziale vantaggio di 25 centimetri in ogni giro da percorrere sul velodromo.

L’altra novità sarà una speciale tuta, munita anche di copri scarpe, del costo di 3.250 sterline, prodotta dall’azienda Vorteq. Dowsett deve invece ancora fare alcune scelte su altre componenti molto importanti, come le ruote e il casco. “Per le ruote ho le Campagnolo Ghibli e le HED. Proveremo in Messico per assicurarci di avere la configurazione ottimale. Il casco probabilmente sarà un HJC, è simile al POC Tempor, che però è molto sensibile al movimento. L’HJC invece è molto veloce ma puoi anche guardarti intorno senza che ne sia influenzato troppo”, ha spiegato Alex Dowsett.