La Parigi-Roubaix dello scorso ottobre è stata sicuramente tra le corse più iconiche di questo 2021. La storica gara, tra le grandi classiche del Ciclismo, è stata vinta dal nostro Sonny Colbrelli dopo più di 250km di strada percorsi sotto una pioggia battente. A causa di tali condizioni, i corridori sono giunti all'arrivo completamente ricoperti di fango ed è proprio questo ad aver creato dei grossi problemi a Matteo Jorghenson, giovane corridore statunitense in forza al team Movistar che si è messo in mostra durante la gara per essere andato via in fuga.
Il corridore ha sofferto di problemi di stomaco a causa di feci animali
Subito dopo la corsa, il corridore ha accusato infatti dei forti dolori allo stomaco accompagnati da uno stato febbroso. A raccontarlo è il ragazzo stesso in una intervista rilasciato al sito ciclistico Cycling Weekly. Matteo ha reso noto che, nel suo condominio, vive un dottore e proprio a lui ha deciso di rivolgersi: "Una notte, alle 3 del mattino, non riuscivo ad addormentarmi in quanto mi sentivo sempre peggio. Così ho suonato a casa del dottore e gli ho detto che avevo bisogno di aiuto".
Il medico, probabilmente insospettitosi per la condizione del corridore, gli ha così prescritto delle analisi del sangue con l'obiettivo di comprendere la causa dei dolori.
I risultati degli accertamenti sono stati a dir poco sorprendenti: Matteo Jorghenson, infatti, aveva un elevato tasso di batteri nel suo sangue.
'Mi ha dato degli antibiotici che hanno funzionato'
Gli operatori sanitari, alla luce degli esami del sangue, non hanno dunque potuto far altro che diagnosticare a Jorghenson quella che lui ha definito come "Una condizione che si verifica solo quando qualcuno ingerisce feci animali".
In particolare, gli esami hanno appurato come i dolori del ciclista fossero causati da letame di vacca, probabilmente ingeriti insieme al fango proprio durante la Parigi-Roubaix.
Una condizione senza dubbio spiacevole per il corridore, che a causa di questo ha dunque dovuto subire uno stop fisico forzato. Matteo ha sottolineato come i medici lo abbiano sottoposto a una cura antibiotica, che con il tempo gli ha permesso di superare i problemi fisici.
Jorghenson ha poi terminato l'intervista commentando la gara che ha vissuto da protagonista; in particolare, il corridore ha sottolineato come la Roubaix bagnata non sia stata proprio la sua gara più adatta: "Se fosse stata asciutta sarebbe stato molto diverso", ha dichiarato il corridore pur riconoscendo, comunque, il valore di un'esperienza come quella di correre una delle gare più importanti di tutto il movimento ciclistico professionistico.