L’incidente capitato lunedì scorso ad Egan Bernal ha scosso profondamente il mondo del Ciclismo. Il campione della Ineos si stava allenando sulla bicicletta da cronometro sulle strade di casa, nella sua Colombia. Bernal non si è però accorto prontamente di un autobus che si è fermato a bordo strada e ha centrato il mezzo ad alta velocità. Il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia ha riportato fratture al femore, alla rotula, alle costole, e ha subito un delicato intervento per stabilizzare la colonna vertebrale. Quello occorso a Bernal non è il primo incidente con la bicicletta da cronometro capitato ai corridori della Ineos.
Nei mesi scorsi anche Tom Pidcock si è infortunato cadendo mentre si allenava con la sua Pinarello Bolide, ed ora il giovane corridore britannico ha indicato come causa degli incidenti proprio la posizione assunta su questo tipo di bici.
Pidcock, la caduta a giugno sui Pirenei
Nello scorso mese di giugno, Tom Pidcock è stato vittima di un incidente che fortunatamente ha avuto delle conseguenze meno drammatiche di quello capitato a Bernal. Il corridore della Ineos si stava allenando sui Pirenei francesi con la bici da cronometro. In un tratto di discesa un’auto era entrata sulla strada e il corridore non riuscì ad evitare l’impatto, procurandosi la frattura della clavicola.
Pidcock ha trovato una causa comune a questi due incidenti, la posizione assunta sulla bici da crono che non permette di avere una chiara visuale di quanto avviene intorno.
Il Campione Olimpico di mountain bike ne ha parlato nella conferenza stampa che si è tenuta in apertura dei Mondiali di ciclocross, in programma domenica negli Stati Uniti.
“Io sono caduto con una bicicletta da cronometro, è successo a Egan ed anche a Ben Turner” ha dichiarato il corridore britannico riferendosi ad un altro giovane compagno della Ineos, vittima di un incidente al Tour de l’Avenir.
“La posizione è diventata piuttosto estrema, penso che questa sia la principale causa degli incidenti recenti” ha sentenziato Pidcock.
‘Non vedi dove stai andando’
Tom Pidcock ha spiegato che la soluzione a questo problema di sicurezza non è cambiare le biciclette o le posizioni, ma trovare dei modi per potersi allenare senza correre troppi rischi.
“Sono successi molti incidenti con le bici da crono. Le posizioni sono sempre più estreme, passiamo sempre più tempo a cercare di mantenerle e non vedi dove stai andando. È evidente che sta diventando troppo pericoloso. Non dobbiamo fermare il progresso, ma dobbiamo pensare a come allenarci in modo più sicuro e come cercare di mitigare questi incidenti” ha commentato Pidcock.
Il corridore della Ineos ha raccontato anche di essere rimasto particolarmente scosso dalla notizia dell’incidente a Bernal, anche per il precedente vissuto personalmente a giugno. “È stata una notizia terribile, ha toccato un nervo scoperto” ha dichiarato Pidcock.