Anche in una giornata che si preannunciava interlocutoria come quella odierna, il Tour de France non ha mancato di regalare uno spettacolo carico di tensione e di colpi di scena. La corsa, poco più di duecento chilometri con arrivo a Carcassonne, si è conclusa con una volata di gruppo che visto sfrecciare Jasper Philipsen davanti al sempre presente Wout van Aert e a Mads Pedersen, dopo che il fuggitivo Benjamin Thomas era stato ripreso a 500 metri dal traguardo. Per la maglia gialla Jonas Vingegaard è stata una giornata difficile. Il danese è rimasto coinvolto in una caduta, senza apparenti conseguenze, e soprattutto ha perso due corridori chiave in vista dell'ultima settimana di corsa.

La Jumbo Visma ha infatti registrato i ritiri di Primoz Roglic, che non è partito, e di Steven Kruijswijk, caduto.

Tour, van Aert richiamato in gruppo

La quindicesima tappa del Tour de France prometteva di riportare sulla scena i velocisti dopo le tappe di alta e media montagna di questa seconda settimana di corsa. Wout van Aert si è inserito nel tentativo di fuga che si è sviluppato subito dopo il via, ma vista la piega presa dalla corsa e la scarsa consistenza numerica del tentativo d'attacco, la Jumbo Visma ha deciso di consigliargli di attendere il gruppo.

Così, ad andarsene in fuga sono stati i soli Nils Politt e Mikkel Honorè, un'azione che non ha impensierito il gruppo e le squadre dei velocisti. La corsa si è assestata nella fase centrale, per poi svegliarsi improvvisamente per una serie di cadute avvenute a una sessantina di chilometri dall'arrivo. Nella prima sono rimasti coinvolti anche Jakob Fuglsang e Steven Kruijswijk, con l'olandese della Jumbo che è stato costretto al ritiro.

La seconda è avvenuta in mezzo al gruppo, nella zona occupata dai Jumbo Visma. La maglia gialla Jonas Vingegaard e alcuni compagni sono finiti a terra, ma tutti sono ripartiti senza denotare particolari conseguenze.

Forcing della Trek in salita

La corsa si è riaccesa sul Gpm di terza categoria a una cinquantina di km dall'arrivo, dove la Trek Segafredo di Mads Pedersen ha dato un'accelerata al gruppo, annullando la fuga e mettendo in difficoltà gli sprinter puri come Jakobsen, Groenewegen e Ewan.

Allo scollinamento Alexis Gougeard e Benjamin Thomas hanno approfittato di un rallentamento per partire all'attacco, riuscendo a guadagnare una trentina di secondi sul gruppo, ridotto a circa sessanta corridori. La Bike Exchange si è organizzata ottimamente attorno a Groenewegen, riuscendo a riportare lo sprinter olandese nel gruppo principale dopo un lungo inseguimento. La coppia al comando ha però rischiato di far saltare i piani dei velocisti. Nonostante una potente accelerata impressa nel finale dalla Ineos, in un tratto battuto da un po' di vento laterale, Gougeard e Thomas hanno mantenuto ancora qualche secondo di margine.

Thomas ha poi staccato il compagno d'avventura cercando il tutto per tutto, ma la sua azione si è esaurita a 500 metri dall'arrivo, quando il gruppo guidato dalla Trek lo ha inghiottito.

Mads Pedersen è partito davanti a tutti nella volata, con van Aert che ha cercato la rimonta a centro strada. Jasper Philipsen ha invece rimontato alle transenne dopo essersi inserito molto forte nell'ultima semicurva. La traiettoria e lo spunto del velocista olandese sono state premiate dal successo, con van Aert al secondo posto e Pedersen al terzo davanti a Sagan. La classifica generale non è cambiata, con Vingegaard ancora in giallo davanti a Pogacar e Thomas, ma con due gregari in meno in vista dell'ultima settimana di corsa.