Per la serie BlastingTalks intervistiamo Barbara Arianna Borelli, general manager di ISSA Europe. L’International Sports Sciences Association opera nella formazione teorico pratica, nelle certificazioni e soluzioni informatiche per il Personal Training del settore fitness. Ogni anno appassionati, professionisti e figure sanitarie si formano e si aggiornano attraverso i corsi, gli approfondimenti e gli aggiornamenti della scuola, attraverso percorsi unici e caratterizzati dalla scientificità e da oltre 60 anni di ricerca ed esperienza su campo.

Blasting Talks è una serie d'interviste esclusive con business e opinion leader nazionali e internazionali per capire come la pandemia di coronavirus abbia accelerato il processo di digitalizzazione e come le aziende stiano rispondendo a questi cambiamenti epocali.

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Partiamo da due parole chiave che caratterizzano la vostra associazione: formazione e certificazione. Come si declinano a livello operativo nei servizi che offrite?

Per tutti gli appassionati, operatori e figure sanitarie, la nostra scuola è il punto di riferimento per la formazione e l’aggiornamento, con i programmi ECF (Educazione Continua nel Fitness) ed ECM (Educazione Continua in Medicina). In ISSA, lo studente è supportato in tutto il percorso di studio da un software che permette di gestire e monitorare il cliente a 360° applicando le nozioni, le abilità e le competenze acquisite nei nostri corsi.

Come si diventa personal trainer e quali sono le caratteristiche chiave di questa figura?

Volendo si diventa personal trainer anche in 12 ore, o anche meno - ma non con noi, che siamo i cattivi che bocciano. Ma quanti poi restano personal trainer di successo una vita? Alla base c’è la passione, ma le caratteristiche più importanti per un personal trainer sono lo studio, lo studio e lo studio, perché alla fine si lavora con la salute delle persone.

Quindi non sbagliamo a essere “cattivi” e a bocciare chi non studia o chi non si attiene ad aggiornarsi (gratuitamente!) almeno una volta all’anno.

Perché ritenete importante fornire dei percorsi di formazione e certificazione riconosciuti?

Bisogna fare una distinzione: la certificazione ISSA è conosciuta? La risposta è sì. Siamo leader del mercato dal 1998.

La certificazione ISSA mi fa lavorare? La risposta è no. Perché se non ci sono sostanza, studio e competenza sotto, si possono avere tutti i riconoscimenti, diplomi, lauree, premi e certificazioni del mondo, ma non si dura più di 6 mesi. Almeno è così in una struttura seria o con un management e dei clienti attenti.

In Italia l’unico riconoscimento, che è legale, è quello da parte del CONI / Sport e Salute, che noi abbiamo attraverso il nostro Ente di Promozione Sportiva, il CSI - Centro Sportivo Italiano, e che è importante perché chi inizia a lavorare in questo settore può avere davvero vantaggi economici e di servizi. Poi abbiamo anche il riconoscimento della Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove dal 1999 svolgiamo il nostro corso di Personal Training CFT3, come corso extracurricolare.

Sempre più persone si dedicano all’home fitness: secondo voi rappresenta una sfida o un’opportunità?

Meno male! Finalmente migliaia di ricerche stanno convincendo la gente a muoversi di più? O gli influencer? O il post Covid? O CR7? Benissimo! È il primo passo. Poi quando la gente capirà che allenare il proprio corpo necessita di un background di studio importante, allora si rivolgerà a personal trainer competenti, come i nostri. Perché noi lavoriamo con la salute e la prevenzione degli individui.

Come considerate gli incentivi che sono stati rivolti al settore negli ultimi anni e quali le vostre richieste?

Incentivi? Due anni di chiusure e parliamo di incentivi per le centinaia di attività fallite e famiglie distrutte?

La bacchetta magica non esiste quindi ancora una volta, rimbocchiamoci le maniche: la nostra richiesta è che il settore del fitness diventi più professionale per essere percepito tale. Se lei fosse un medico a chi vorrebbe affidare la sua paziente di 60 anni, che deve perdere una decina di chili perché ha mal di schiena ed è senza un muscolo?

Guardando al futuro, quali sono le nuove tendenze emergenti nel settore? In che modo cambieranno le abitudini delle persone nei prossimi anni?

Le tendenze sono decine e decine. Io vedo mio padre, Adriano Borelli, classe 1942, imprenditore e pioniere del settore. Si allena 2-3 volte la settimana, forte coi pesi, da 60 anni. Mangia bene, non evita i ristoranti, ha 80 anni ed è l’unica persona che mi fa diventare matta a corrergli dietro.

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