I giochi olimpici, oltre a rappresentare l'avvenimento clou per eccellenza per lo sport mondiale, hanno influenzato profondamente la storia moderna, dal punto di vista sociale e politico. Dalla prima donna ammessa alle Olimpiadi sino ad arrivare al rinvio dei giochi di Tokyo 2020 per la pandemia Covid, diverse edizioni dei giochi olimpici hanno, di fatto, cambiato il mondo.
Olimpiadi, i momenti che hanno fatto la storia nell'era moderna
La prima Olimpiade dell'era moderna che fece registrare la presenza delle donne è quella di Parigi (1900). Gli atleti uomini furono oltre 600 contro le sole due donne in gara.
Una tennista inglese, Charlotte Cooper, diventò la prima campionessa olimpica: la britannica vinse 5 titoli individuali a Wimbledon. Per considerare le donne come delle vere e proprie atlete, però, si dovette attendere le Olimpiadi del 1936, disputate a Berlino.
Lo 'schiaffo morale' di Jesse Owens al Führer Adolf Hitler
Quell'edizione dei Giochi, però, viene ricordata nella storia per le quattro medaglie d’oro vinte dall'atleta di colore Jesse Owens, nei 100 e 200 metri piani, nel salto in lungo e nella staffetta 4x100. Questi trionfi straordinari rappresentarono uno schiaffo morale nei confronti di Adolf Hitler, visto che il grande proposito del Führer era proprio quello di dimostrare la superiorità della razza ariana.
Roma 1960, invece, fu la prima edizione dei giochi olimpici trasmessa in mondovisione: quelle Olimpiadi sono state un vero e proprio spartiacque in quanto diedero la possibilità di seguire in diretta un evento sportivo planetario.
La protesta antirazzista di Città del Messico 1968 e l'attentato di Monaco 1972
I giochi olimpici, però, sono stati spesso occasione di boicottaggi e proteste di carattere politico.
Il 16 ottobre del 1968, a Città del Messico, il mondo si trovò di fronte a un evento mai accaduto prima: gli atleti statunitensi, Tommie Smith e John Carlos, rispettivamente medaglia d'oro e di bronzo nei 200 metri piani, alzarono il pugno guantato di nero e abbassarono lo sguardo, mentre risuonavano le note dell'inno nazionale americano.
Un gesto che volle ricordare la protesta dei movimenti per l'emancipazione degli afroamericani, un vero e proprio simbolo di ribellione al razzismo e alle discriminazioni. La politica, triste a dirsi, caratterizzò anche l'edizione che si svolse quattro anni più tardi a Monaco di Baviera: infatti, il 5 e 6 settembre 1972, durante lo svolgimento della XX edizione delle Olimpiadi, undici atleti della rappresentativa israeliana vennero uccisi per mano dei terroristi dell’organizzazione filo palestinese ‘Settembre Nero’.
La 'guerra fredda' USA-URSS nelle Olimpiadi
La 'guerra fredda' tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica incise profondamente sulle edizioni dei giochi olimpici del 1980 e 1984. Il 21 marzo 1980, l'allora presidente americano Jimmy Carter annunciò che gli Stati Uniti non avrebbero partecipato ai giochi olimpici di Mosca in segno di protesta per l'invasione sovietica in Afghanistan.
Al boicottaggio degli Stati Uniti aderirono diverse nazioni: anche l’Italia non avrebbe dovuto partecipare ma alla fine il Coni optò per una spedizione 'condizionata', senza atleti militari. Per le vittorie di atleti azzurri, venne suonato l’inno olimpico.
Quattro anni dopo, l'8 maggio del 1984 l'Unione Sovietica annunciò la propria rinuncia ai giochi olimpici di Los Angeles: la motivazione ufficiale fu la 'mancanza di condizioni di sicurezza per la delegazione sovietica', in considerazione della 'guerra fredda', anche se si trattò di una 'vendetta sportiva' per il boicottaggio occidentale, avvenuto quattro anni prima.
Le prime Olimpiadi rinviate nella storia, Tokyo 2020
Se nel 1916, nel 1940 e nel 1944 i giochi olimpici furono cancellati a motivo della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, ciò che avvenne nel 2020 rappresentò un evento davvero straordinario: le Olimpiadi 2020, inizialmente in programma dal 24 luglio al 9 agosto 2020, vennero posticipati al 2021 a causa della pandemia Covid. Le gare si svolsero in gran parte a porte chiuse dal 23 luglio all'8 agosto 2021.