Attenti alCanone Rai, perché dal prossimo anno non sarà più possibile evaderlo. E di italiani che non lo pagano ce ne sono tanti: un terzo secondo le stime della Televisione pubblica. Un'evasione che costa a Mamma Rai svariate centinaia di milioni di euro di introiti. Certo, la tv pubblica è cambiata da un po’ di anni. Punta molto sulle fiction e molto meno sull'acquisto di film stranieri di spessore (come fatto fino agli anni '90). Punta anch'essa molto sui Talent show e fino a poco tempo fa anche sui Reality. Ridotta all'osso è poi l'offerta sportiva, una volta fiore all'occhiello della tv pubblica, mentre ancora tanto spazio viene dato ai Talk show, sebbene non ripaghino più in termini di audience.
Aumentato vistosamente anche lo spazio dato alla pubblicità, presente perfino durante le succitate Fiction. Al punto che per alcuni il Canone non avrebbe più senso. Ma la tassa tanto odiata dagli italiani – soprattutto da quelli che preferiscono guardare altre emittenti – serve a finanziare i programmi cosiddetti 'di qualità'.
Comunque, volenti o nolenti, il Canone Rai è una tassa statale e va pagata come altre finché c'è. Il Governo Renzi ha fatto della lotta alla sua evasione una priorità, assieme alla rivoluzione del Cda Rai per ora non riuscita. Ecco dunque come cambierà il suo pagamento, premettendo che sarà impossibile sfuggire.
L'ipotesi più probabile in campo
L'ultima opzione venuta fuori e che sembra la più probabile, vuole che il Canone sia pagato in due volte, per un importo pari a 100 euro (ci sarebbe dunque una riduzione dell'attuale importo).
Così suddivise: cinquanta euro che andrebbero versati come al solito nel mese di gennaio, attraverso tradizionali bollettini inviati dalla Rai e poi altri cinquanta euro che invece finirebbero nella bolletta elettrica pagata a giugno. Dal 2017 sarebbe prevista una spalmatura di tipo bimestrale, con pagamento in sei rate. Resta aperta anche l'iniziale ipotesi di una rateizzazione introdotta nelle bollette elettriche direttamente, che garantirebbe così il pagamento di tutti. Insomma, la lotta agli evasori del Canone è iniziata e vedremo quale (e se) formula sarà scelta dalla maggioranza in Parlamento.