La Costituzione italiana all'articolo 1 dice che “L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro (...)” con il tempo qualcuno, più di uno, ha aggiunto la celebre frase: “... e sulle Tasse”.

Come sappiamo i dati Istat, dell'Agenzia delle Entrate, e del ministero delle Finanze, non nascondono l'abissale cifra che riguarda l'economia sommersa. Tuttavia, dopo le ultime frodi fiscali scoperte, alcune sanzionate e altre no, tornano alla ribalta alcune riflessioni che l'ex governatore della Banca d'Italia, nonché ex presidente della Repubblica tra il 1948 e il 1955, Luigi Einaudi, scriveva 110 anni fa sul Corriere della Sera: ”I contribuenti combattono una incessante battaglia contro il fisco, e non potrà essere considerata reato finché le leggi tributarie rimarranno vessatorie e pesantissime (...)”.

Storia e realtà

Nel corso degli ultimi cent'anni le leggi tributarie hanno poi subìto notevoli mutamenti. E non è solo frutto dell'evoluzione politica e dei sistemi economici. Nel caso di Einaudi, politico liberal nato nel 1874, c'era una visione abbastanza realistica, ovvero che l'accrescere delle aliquote fiscali andava di pari passo con i metodi più sofisticati di evasione ed elusione. Ma a sua volta diventa molto attuale un altro passaggio del memorabile articolo: “È nobile impedire che alcuno si sottragga al suo debito tributario, in quanto la frode degli uni, immiserendo l'erario, lo costringe a gravare la mano su quelli che frodare non possono ...”.

Le ultime pesanti sanzioni in materia fiscale riguardano Google, accusata di aver evaso tasse per oltre un miliardo di euro, e ora costretta a versare al fisco italiano circa 300milioni.

Ma anche il nostro Federico Moccia, di Tre metri sopra il cielo, è stato pizzicato per elusione fiscale, e ora attende il processo fissato a Maggio.

Nuove sanzioni penali

Nell'ambito delle scienze delle finanze, l'evasione fiscale indica tutti quei metodi volti a ridurre o eliminare il prelievo fiscale. Mentre l'elusione fiscale è un comportamento di per sé lecito, perché approfitta delle lacune delle stesse leggi, al solo scopo di ridurre l'obbligazione tributaria.

Dall'altro canto, anche quest'anno è stato reso pubblico l'ultimo aggiornamento che riguardano le sanzioni penali che potrebbe infliggere il diritto tributario. Il quale comprende una nuovissima riconsiderazione dell'evasione fiscale di sopravvivenza, che trae spunto da alcune pronunce dei giudici tributari. Ad esempio, quando si verifica una accertata necessità di evasione per poter corrispondere gli stipendi ai dipendenti.

Luigi Einaudi conclude il vecchio articolo, di estrema attualità, con un monito. Nel quale esprime che se tutti pagassero le alte aliquote senza fiatare, lo Stato le manterrebbe comunque alte, e di conseguenza il reato fiscale non è per forza un male se questo aiuta ad abbassare le tasse. Il tempo però, non ha reso le aliquote più ragionevoli, tutto il contrario, e con esso anche l'inasprimento delle sanzioni.