Molti si aspettavano la sospensione della riscossione delle cartelle esattoriali nel cosiddetto Decreto Agosto. E questo in quanto il termine ultimo stabilito da questo stesso decreto è spirato lo scorso 15 ottobre. E c'era chi temeva una montagna di atti notificati a contribuenti italiani, in una congiuntura che, a causa della pandemia di Covid, non è certo delle migliori. Anche se ieri il Premier Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo DPCM, ha detto che i dati economici del nostro Paese relativi al terzo trimestre sono migliori delle attese.

Comunque, la sospensione dovrebbe trovare posto nel decreto collegato alla terza manovra economica che sta per essere licenziata dal governo.

Sospensione riscossione, lo schema di decreto legge

La sospensione della riscossione delle cartelle esattoriali è stata ottenuta grazie ad un compromesso raggiunto tra il M5S e Italia Viva con il Governo. Inizialmente, infatti, l'esecutivo sembrava maggiormente orientato a concedere una proroga della sospensione dei pignoramenti sugli stipendi e le pensioni effettuati per il recupero delle Tasse e dei tributi. Ma probabilmente, la recrudescenza dei contagi da Covid e i sacrifici che diversi settori economici del Paese dovranno continuare a sopportare hanno spinto il Governo a predisporre uno schema di decreto legge, contenente solo due articoli, che estende la sospensione della riscossione a tutte le azioni esecutive relative a cartelle esattoriali già notificate ai contribuenti debitori.

Non solo. Ovviamente vengono interrotte, fino al prossimo 11 gennaio 2021, tutte le notificazioni di ruoli e cartelle esattoriali non emesse nei confronti dei contribuenti italiani.

Riscossione, nuova possibilità di rateizzare

La sospensione della riscossione delle cartelle esattoriali che, come detto, dovrebbe essere introdotta con un decreto ad hoc collegato alla manovre economica per il 2021 consentirà di ottenere anche un'altro risultato estremamente favorevole ai contribuenti - debitori italiani.

Infatti, come mette in evidenza anche il quotidiano della Confindustria IlSole24ore, sarà possibile presentare la richiesta di rateizzazione delle cartelle esattoriali beneficiando di regole più flessibili in caso di mancato rispetto del piano di rientro concordato e, quindi di decadenza dalla rateizzazione. Nel dettaglio, con le nuove disposizioni che dovrebbero essere contenute nel decreto collegato, per far decadere definitivamente la rateizzazione concordata con l'Agenzia delle Entrate Riscossione il contribuente - debitore interessato dovrà aver "dimenticato" di saldare almeno 10 rate del piano di rientro e non più cinque come era previsto dalla normativa previgente.

Ovviamente, tali mancati pagamenti, stabilisce il nuovo decreto, possono essere anche non consecutivi.

Riscossione, l'AdER ha un anno in più per le notifiche

Se il decreto collegato alla Manovra conterrà diverse buone notizie per i contribuenti - debitori italiani, è anche vero che il Ministero dell'Economia e delle Finanze non può fare finta di nulla per molto tempo. Anche perché si spera che le diverse misure economiche di sostegno a imprese e lavoratori consentiranno di resistere in questa fase e di ripartire con slancio una volta passata la crisi dovuta all'emergenza sanitaria generata dal Covid. Di conseguenza, in quest'ottica il decreto collegato alla Manovra concede all'Agenzia delle Entrate- Riscossione un anno in più di tempo per notificare ai contribuenti le eventuali cartelle esattoriali che dovrebbero rientrare nel nuovo periodo di sospensione scadente il prossimo 31 dicembre.