La mobiltà condivisa in Italia cresce e si evolve a livello esponenziale. Il dato emerge dal rapporto presentato in Campidoglio, a Roma, nel corso della prima Conferenza Nazionale della Sharing Mobility, organizzata dall’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility, nato da un’iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e composto da più di 50 membri fra cui tutti gli operatori di sharing, in collaborazione con il Comune di Roma. Secondo i dati contenuti nel rapporto nel nostro paese la diffusione del bikesharing, attivo in più di 200 comuni ed altri enti territorial , è la più alta a livello europeo anche in termini di numero di servizi attivi con 13.770 bici condivise.

Nel nord tale mezzo ha la più alta diffusione con il 64% dei servizi e l’81% delle bici condivise, contro il 14% del centro e il 22% del meridione. Molto bene anche il carsharing che vanta 700.000 iscritti, 5.764 veicoli e 29 città interessate. Dal 2001, anno in cui ha preso il via in Italia, il fenomeno ha registrato sempre una costante crescita. Il numero di veicoli condivisi globalmente in Italia tra il 2013 e il 2015 è quadruplicato, mentre il numero degli iscritti e dei noleggi è cresciuto rispettivamente di dodici e trenta volte. Dei 5.764 veicoli in carsharing censiti a luglio scorso, il 34% è al servizio della sola città di Milano che conta 370.000 iscritti, seguita da Roma (il 26% dei veicoli e 220.000 utenti), Torino (16% dei veicoli) e Firenze (11%).

Milano rappresenta un vero e proprio caso ponendosi alla pari con le principali città europee. Due le ragioni dietro a questo fenomeno. La prima è rappresentata dalle caratteristiche socio-demografiche dei suoi residenti, la seconda dalla volontà dell’amministrazione comunale di investire in tal senso. E’ probabilmente per questo che circa 60.000 milanesi dichiarano di utilizzare con frequenza i servizi di mobilità condivisa nelle varie tipologie.

Città laboratori per la rivoluzione della mobilità

L’inserimento del sharing mobility nel nuovo Codice della strada, l’avvio di incentivi fiscali agli operatori e agli utilizzatori di sharing, la definizione di nuove forme di assicurazione ed una pianificazione urbana che consideri la sharing mobility come alleato del trasporto pubblico sono alcuni dei temi prioritari su cui l’Osservatorio si sta concentrando per il prossimo futuro.

‘’ Milano e Roma, le città, dove gravitano oltre i due terzi della popolazione italiana” – ha osservato il Direttore della Fondazione Sviluppo Sostenibile, Raimondo Orsini stanno diventando veri e propri laboratori per la rivoluzione della mobilità. I cittadini tendono sempre più a privilegiare l’'utilizzo di servizi di mobilità piuttosto che la proprietà del mezzo di trasporto e ciò aiuta anche il trasporto pubblico”.