Più che una campagna quella di Greenpeace è stata una vera e proprio sfida, Detox Outdoor è stata pensata per sensibilizzare aziende produttrici e utenti finali all'eliminazione dei PFC dai capi d'abbigliamento tecnici per gli sport outdoor. I primi risultati importanti a 1 anno dal lancio stanno giungendo.
Gore Fabrics eliminerà il PFC dai capi
Gore fabrics è l'azienda leader del mercato e meglio conosciuta per il brevetto GORE-TEX®, caro a tutti gli alpinisti e escursionisti per le altissime capacità impermeabili e termiche. Ha accettato da subito la campagna di sensibilizzazione di Greenpeace, impegnandosi ad eliminare dalla produzione i famigerati PFC (perfluorocarburi).
Come riportato dall'Ansa i temibili PFC sono "sostanze usate per l'abbigliamento impermeabile da montagna, ma sospettate di essere cancerogene".
In questi giorni è in corso la fiera più importante del mercato alpinistico e dell'escursionismo, il celebre ISPO di Monaco di Baviera. Gore Fabrics ha annunciato, proprio in concomitanza con la presenza alla manifestazione, "un graduale abbandono nell'utilizzo dei perfluorocarburi nella produzione dei propri capi" così riferisce il comunicato stampa di Greenpeace lunedì 6 febbraio.
Il comunicato pubblicato sul sito di Greenpeace riporta che "Gore Fabrics eliminerà i PFC pericolosi dall’85 per cento dei suoi prodotti laminati entro il 2020 e, dal restante 15 per cento, entro il 2023".
L'azienda tranquillizza anche gli appassionati dell'outdoor riferendo anche che non è in essere un pericolo dall'indossare i capi prodotti in passato, ma la scelta aziendale è derivata da un impegno sempre maggiore nella tutela dell'ambiente e degli escursionisti.
Gore Fabrics è sempre stata all'avanguardia nella produzione di capi tecnici, e anche in questa svolta vuole essere la capofila dell'innovazione tecnologica, mandando in pensione e "costringendo" anche altre aziende competitor del mercato, a non utilizzare più PFC nell'abbigliamento e nelle attrezzature negli sport outdoor.