Non c'è mai storia allo Juventus Stadium e difficilmente ce ne sarà contro questa Juve, perfetta, cinica ed implacabile.

Se si può trovare un difetto, in un campionato dove la superiorità della squadra di Max Allegri è nettissima, si può cercarlo nella gestione dei momenti delle partite dove, spesse volte, raggiunto il vantaggio, la corazzata bianconera si specchia un pò troppo in se stessa.

Con il Palermo il copione è quello di sempre, simile alle due ultime uscite contro Crotone, nel recupero infrasettimanale e a Cagliari, la scorsa domenica in posticipo serale, con un dominio assoluto senza faticare nemmeno più di tanto.

L'appuntamento vero è per settimana prossima con il ritorno degli ottavi di #Champions League per una Juve che non ha altro vero obiettivo se non quello europeo.

Una Juve incontenibile

Pur giocando senza strafare, appena accelera, la Juventus diventa pericolosa ed il Palermo non può che fare la classica partita difensiva, di contenimento e di falli, a volte anche brutti ed inutili.

Allegri lascia spazio ad un minimo di turn-over con Benatia al centro della difesa con Bonucci e Dani Alves ed Asamoah esterni. In mezzo al campo Khedira e Marchisio mentre Sturaro, Dybala e Pjaca agiscono dietro al bomber Higuain.

Dopo il vantaggio con un tiro piazzato all'incrocio da parte di capitan selfie Marchisio che raccoglie una respinta, Allegri cambia il modulo, passando ad un più congeniale, per gli uomini in campo, 4-3-3.

Un capolavoro di Dybala su calcio piazzato alla Baggio, domani è il suo compleanno chiude il primo tempo e di fatto la partita ed Allegri cambia ancora, aggiustando il modulo con un 4-4-2.

La testa della Juve è solo al Porto

La seconda frazione è accademia pura e non può essere altrimenti contro un Palermo dell'allievo di Allegri a Cagliari, Diego Lopez, che non può nulla contro la superiorità schiacciante della squadra di casa.

Solo Nesterovic come nella scorse partite si dimostra un calciatore di valore fra i rosanero, mentre Pjaca, molto atteso, a parte qualche numero che ne conferma l'ottima tecnica di base, non incide più di tanto confermando i dubbi espressi da Max durante la conferenza stampa pre partita.

C'è solo spazio per il solito acuto di Gonzalo Higuain per la classifica marcatori in lotta con Dzeko della Roma, per la doppietta personale di Dybala ed il goal consolazione degli ospiti di Chocev per il 4-1 finale e la 29esima vittoria consecutiva in casa, record per il nostro campionato.

Ed ora testa al Porto ed alla Champions, una competizione troppo importante per il blasone di una #Juventus leggendaria fra i confini nazionali.