Una Roma bella quanto micidiale impiega solo 17 minuti per domare il Toro. Una Roma grintosa, cattivissima e determinatissima quella che si è presentata sul campo dell'olimpico, e il match è diventato una corrida. Il matador principale è il bosniaco giallorosso autore di un gol da antologia, ma tutta la Roma ha disputato una prova stratosferica. Difficile scegliere il migliore tra i capitolini scatenati. Paredes e Nainggolan seppur con caratteristiche diverse, sono stati i riferimenti di un centrocampo impeccabile, i due davanti, dzeko e Salah sono stati gli assaltatori incontenibili della difesa granata.
Rudiger e De Rossi sono tenuti a riposo da Spalletti che schiera al loro posto Paredes e Juan Jesus. Mentre Mihajlovic a centrocampo, decide di schierare due ex giallorossi; Iago Falque e Ljajic, ma il Torino appare lo stesso da subito ben poca cosa. I granata non riescono a imbastire azioni degne di nota, e gli attaccanti restano tagliati fuori dal gioco. I giallorossi hanno così vita facile e mordono da subito trovando già al 10° minuto uno splendido gol con Edin Dzeko. Il bosniaco controlla la sfera, si accentra, e da fuori area lascia partire un destro sul palo lungo che non lascia scampo al portiere granata. E' la diciannovesima perla in serie A delle 29 stagionali messe a segno da Dzeko.
Passano 7 minuti, e la Roma raddoppia; Salah è rapidissimo a raccogliere una respinta della difesa granata e a ribadire in rete. La Roma potrebbe dilagare già al 20°, ma l'egiziano con il sinistro a effetto centra il palo.
Sul 2-0 la Roma si rilassa. Il Torino prova a uscire accennando a una reazione con Benassi che prova a presentarsi nella metà campo giallorossa senza però creare scompiglio.
Le occasioni vere per i granata arrivano nel finale di tempo. Al 40° il destro al volo di Lukic non centra il bersaglio per pochi centimetri finendo a lato, e poi al 45° ancora un occasione per i torinisti con Benassi che si fa ipnotizzare da Szczesny. A inizio ripresa il ritmo rimane basso, ma le squadre sono meno attente e lasciano diversi spazi favorendo altre occasioni da gol.
E' sempre Dzeko il pericolo più grande per i granata, ed è il bosniaco a sfiorare il 3 a 0 con due bolidi dalla distanza. La risposta del Torino è affidata tutta nell'azione di Lukic al 10° minuto del secondo tempo quando cerca di servire Baselli sul secondo palo. Quest'ultimo arriva con un attimo di ritardo, e l'occasione sfuma.Paredes chiude il conto. Ancora Roma, e al 20° è Paredes a chiudere il conto con una gran botta dai 25 metri che fulmina senza speranza Hart che può solo guardare il pallone infilarsi nella rete. I giallorossi però non hanno intenzione di fermarsi, ed è sempre Dzeko a tenere in apprensione la difesa Torinese sfiorando a più riprese la doppietta personale. Mihajlovic prova a cambiare l'inerzia della partita inserendo Maxi Lopez e Boyè, ed è il primo dei due a riuscire ad accorciare le distanze.
L'argentino sfrutta al massimo la verticalizzazione di Zappacosta, e poi grazie a una delle poche distrazioni di Fazio batte a rete superando con un diagonale l'estremo difensore giallorosso.
Nainggolan firma il poker. In pieno recupero arriva anche il quarto gol romanista; Totti serve l'accorrente Nainggolan che in velocità batte a rete indovinando il destro che va a insaccarsi a fil di palo. Battendo il Torino, la Roma continua la sua corsa nella scia della Juventus davanti al Napoli.