L'Inter è sicuramente una delle grandi sorprese di questo primo scorcio di stagione. Dopo undici giornate, infatti, i nerazzurri sono al secondo posto, a ventinove punti, a due lunghezze dal Napoli capolista, sovvertendo tutti i pronostici di inizio stagione, che vedevano la squadra di Spalletti partire tra il quinto ed il sesto posto nella griglia di partenza.
Domenica i nerazzurri affronteranno il Torino in uno stadio Meazza tutto esaurito, con oltre settantamila spettatori previsti, per quello che è un vero e proprio record. Negli ultimi anni, infatti, nessuna squadra aveva una media ben oltre i cinquantamila spettatori allo stadio cosa che, puntualmente, sta facendo registrare l'Inter che vedrà il picco con il Toro domenica e lo ha vissuto nel derby di Milano (vinto per 3-2 grazie alla tripletta di Mauro Icardi).
Granata che, tra l'altro, nonostante il successo sul Cagliari non hanno risolto le problematiche interne, con la posizione di Mihajlovic sempre in discussione.
La profezia di Moggi
Dell'andamento dell'Inter in campionato ha parlato anche l'ex direttore generale della Juventus, Luciano moggi, che sulle colonne di Libero si è soffermato sul match di lunedì vinto contro il Verona e su questa prima parte di stagione. Queste le sue parole a riguardo:
"L'Inter, nella partita contro il Verona di lunedì, ha sofferto oltremodo ma si era già capito nelle altre partite contro le cosiddette piccole (Spal, Genoa, Benevento, Crotone) che l'undici guidato da Luciano Spalletti fatica ad esprimere un buon gioco negli spazi chiusi.
Perfino il centravanti argentino, Mauro Icardi, accerchiato dagli avversari diventa un attaccante normale non in grado di creare pericoli".
L'arma in più: "Quest'anno, però, c'è un problema in più per chi affronta questa Inter: se raddoppi su Icardi, si crea lo spazio per l'inserimento di Borja Valero o Perisic, come ha dimostrato l'ultima partita di campionato.
Vero che l'uscita di Samir Handanovic sciagurata su Cerci ha contribuito a rendere la serata movimentata ma appena i nerazzurri hanno accelerato di nuovo sono tornati di nuovo in vantaggio, facendo valere la propria caratura e le gerarchie del campionato. Insomma fa tutto l'Inter".
Il quesito finale: "C'è una domanda da porsi però: Attualmente l'Inter ha una panchina molto corta, basterà ciò che c'è a disposizione di Spalletti per poter continuare a lottare al vertice della classifica fino alla fine del campionato?".