Marko Pjaca, 22 anni, è uno dei migliori talenti classe '95 in giro per l'Europa. Ottime prestazioni nella Dinamo Zagabria e un grandissimo Europeo (dove è risultato tra i migliori nella difficile vittoria con la Spagna che ha regalato ai croati il primo posto nel loro girone) avevano attirato sull'attaccante di Zagabria gli interessi dei maggiori top club europei. La Juventus, per anticipare le concorrenti, tra cui il Milan, si convinse a staccare un assegno di ben 23 milioni per assicurarsi le prestazioni di Pjaca.
Un talento sfortunato
Come molti prima di lui, tra cui anche Dybala, Pjaca è partito dalla panchina nelle prime uscite della Juventus nella scorsa stagione.
Massimiliano Allegri, si sa, non vuole bruciare i suoi giovani talenti, preferendo inserirli gradualmente nella sua formazione. Quindi, inevitabilmente, i primi mesi per il croato non sono stati facilissimi. L'ex Dinamo Zagabria raramente è partito da titolare, molte più volte è entrato a gara in corso per dare il cambio a uno dei suoi compagni affaticati. Allegri, però, ha sempre avuto fiducia nel suo talento, venendo ripagato, finalmente, dal gol contro il Porto nell'andata degli ottavi di finale della Champions League della scorsa stagione (prima del raddoppio di Dani Alves), in una gara che la Vecchia Signora faticava a sbloccare nonostante la superiorità numerica. Pjaca sembrava quindi pronto a caricarsi la Juventus sulle spalle per portarla a Cardiff.
Poi arriviamo a quel maledetto 28 marzo 2017. Marko gioca con la sua nazionale in un'amichevole contro l'Estonia. I croati vincono agevolmente, ma lo juventino si infortuna. Diagnosi ? Legamento crociato anteriore destro rotto e parziale lesione del menisco collaterale, stagione finita per lui. Pjaca quindi non ha potuto continuare ad aiutare i suoi compagni nella conquista del sesto scudetto di fila e nel proseguimento della campagna europea, conclusasi mestamente a Cardiff.
Un rientro graduale
Questa estate, come sappiamo, la Juventus ha deciso di mettere mano al portafoglio per assicurarsi le prestazioni di Federico Bernardeschi e del brasiliano Douglas Costa, che sono andati a rinforzare un reparto avanzato comprendente già Dybala, Higuain, Mandzukic e Cuadrado. Intanto, Pjaca ha continuato con la sua riabilitazione, allenandosi a parte rispetto ai suoi compagni, fino all'esordio stagionale con la primavera bianconera.
Diverse partite agli ordini del mister Dal Canto hanno certificato la guarigione del croato, convocato poi da Allegri per la trasferta di Bologna in cui la Juventus è prevalsa con il risultato secco di 3-0. Gli spazi per lui, inevitabilmente, si sono ristretti. Le pretendenti che sarebbero pronte ad accoglierlo in prestito per sei mesi non mancano, Fiorentina su tutte, ma Allegri si sarebbe opposto a una sua partenza, promettendo anche di includerlo nella prossima lista Champions di febbraio. Insomma, il futuro di Pjaca resta un vero mistero.