Che partita dobbiamo aspettarci questa sera? Per quanto visto all’andata e in base ai valori assoluti e allo stato di forma delle due squadre, ci sono possibilità per la Juve di ribaltare il pronostico, che la vede sfavorita dopo il pareggio con goal in trasferta ottenuto dal Tottenham? Comunque vada, la sfida presenta un fascino assoluto, a partire dalla location, il nuovissimo stadio di Wembley, 90.000 posti, tempio del calcio inglese ed europeo e sede provvisoria degli Spurs fino all’edificazione del loro nuovo stadio di proprietà in White Hart Lane.

Che cosa è successo a Torino

All’Allianz Stadium, dopo un inizio folgorante ed estremamente efficace dei bianconeri, è stato dominio Tottenham a centrocampo e nel possesso palla: 63% secondo la statistica di uefa.com, con 88% di pass accuracy per un numero di passaggi totali quasi triplo rispetto a quelli completati dai padroni di casa. Nonostante, questo i numeri relativi ai tiri effettuati nello specchio e fuori sono stati in perfetta parità: 10 per entrambe le formazioni; inoltre la Juventus ha avuto per largo tratto il punteggio a proprio favore e ha rischiato di andare al riposo in vantaggio di almeno due reti, se solo il suo centravanti avesse realizzato una delle due colossali occasioni del finale di tempo, l’ultima addirittura su calcio di rigore.

La sensazione è stata tuttavia quella di una partita difficile, in cui gli inglesi, primi minuti a parte, hanno avuto il controllo quasi totale del gioco. Indubbiamente sull’impostazione tattica di quella partita ha influito moltissimo l’indisponibilità di Blaise Matuidi, che ha costretto Allegri a scegliere fra la sua sostituzione con un pari ruolo - il mediano di rottura Sturaro, o un giocatore d’ordine come Marchisio o Bentancur - e la riproposizione del 4-2-3-1 vincente lo scorso anno fino a Cardiff e accantonato a metà del girone di andata per tentare, peraltro con successo, di recuperare la perduta solidità difensiva.

La scelta di Allegri

Probabilmente ritenendo persa in partenza la partita a centrocampo, Allegri ha preferito questa seconda soluzione, con l’intento, come ha poi spiegato al termine del match, di schierare il maggior numero possibile di uomini di qualità in attacco, per approfittare delle incertezze del Tottenham nella fase difensiva.

Non si può dire che abbia avuto torto, il mister livornese, se dopo soli 9 minuti si era già avanti 2-0 e se altre importanti occasioni sono capitate nel primo tempo per rimpinguare il bottino. Tuttavia con questo schieramento lasciare l’iniziativa agli Spurs era inevitabile, e la squadra inglese ne ha approfittato molto bene, entrando come una lama nella difesa bianconera in occasione del goal di Kane nel primo tempo e capitalizzando l’unica occasione concessa dalla retroguardia bianconera, peraltro su calcio piazzato, nella ripresa.

Che cosa succederà questa sera

Alla luce di tutto ciò, la partita di questa sera, che sarà visibile in chiaro su Canale 5, potrebbe essere molto diversa. Da un lato la ripresa di Torino ha confermato la grande forza e duttilità della difesa bianconera, che ha preso le misure agli ospiti senza lasciarsi più sorprendere dal rapido giro-palla dei centrocampisti, dalle discese di Dembelé e dai movimenti di Kane.

Dall’altro lato, la possibilità di schierare Matuidi dall’inizio potrebbe consentire un ritorno al 4-3-3, per provare a controllare il Tottenham, senza rinunciare a sfruttare comunque le ripartenze. Sicuramente il giocatore più adatto per questo gioco sarebbe Douglas Costa, ma l’attacco è in verità un rebus.

Infatti, se Higuain è tornato disponibile, l’inatteso forfait di Mario Mandžukić (problemi ai flessori) mette Allegri di fronte ad un vero e proprio dilemma: rischiare da subito il tridente con HD e Costa oppure partire con il più conservativo 3-5-2 rivisto recentemente (forse non a caso) nel finale della partita di Coppa Italia contro l’Atalanta e nel primo tempo della sfida con la Lazio, tenendosi la possibilità di inserire Costa per cambiare ritmo e gioco in corsa.

Ieri sera in conferenza stampa Allegri ha garantito che i due argentini saranno della partita, mentre è stato meno esplicito sul brasiliano, ma ha sottolineato la necessità di risolvere il confronto nei 90’ per via della mancanza di alternative in panchina: oltre a Mandžukić sono, com’è noto, indisponibili anche Cuadrado e Bernardeschi. Insomma la situazione non è delle migliori, se consideriamo che gli stessi Higuain e Dybala sono al rientro da infortuni e rischiarli entrambi dal 1’ potrebbe rivelarsi un azzardo.

Quale pronostico?

Queste sono le armi a disposizione dei bianconeri per cercare di passare il turno, ma l’impresa si prospetta comunque assai ardua. La facilità con cui Kane è andato in gol allo Stadium e ancora di più la velenosa punizione vincente del danese Eriksen, un fuoriclasse forse meno appariscente, ma sempre estremamente efficace sia nell’organizzazione di gioco sia nelle conclusioni dalla distanza, sono un monito sufficientemente chiaro delle potenzialità offensive dei britannici.

Sarà necessaria una partita perfetta, una vera e propria impresa, fatta di intensità e concentrazione nella fase difensiva, di velocità e precisione in attacco, per capitalizzare le occasioni che la retroguardia non impeccabile degli Spurs non mancherà di offrire.

In onore di Davide Astori

Ma sarà anche, questa sera a Londra e a Manchester, come ieri sera a Parigi e a Liverpool, la notte di Davide Astori: l’Uefa ha deciso per il minuto di silenzio, i bianconeri scenderanno in campo con il lutto al braccio. Tutti, crediamo, giocheranno anche per lui, a lui dedicheranno le loro giocate migliori. E alla fine la vittoria o la sconfitta avranno un sapore diverso, più leggero, molto relativo.