Un finale internazionale molto amaro quello di Gianluigi Buffon che, dopo l'esclusione dal Mondiale, ha detto definitivamente addio al sogno di alzare al cielo la sua prima Champions League. Il campione bianconero, però, come tutti i tifosi della Vecchia Signora, non ha gradito la decisione finale del direttore di gara. Un calcio di rigore che, certamente, ha fatto e farà discutere ancora.
"Non sei un uomo, sei un animale"
Gianluigi Buffon è, da sempre, un uomo e uno sportivo vero che, senza mezzi termini, non ha mai paura di dire ciò che pensa.
Insomma, una rarità nel calcio attuale, dominato da "frasi fatte" e da dichiarazioni preparate che, alla fine della fiera, risultano sempre tutte uguali. Nelle interviste post partita, infatti, troppo spesso domina la noia e, talvolta, quella strana sensazione di sapere già nel dettaglio che cosa verrà detto. Non è così per il numero uno della Juventus: mai banale, non solo tra i pali. Questa sera, però, la rabbia, lo ha portato ad uscire decisamente fuori dai "binari della diplomazia", conducendolo verso dichiarazioni forti e, per certi versi, clamorose, rivolte ad un solo destinatario: il direttore di gara.
In particolare, il portiere di Carrara si è soffermato sul calcio di rigore, generosamente concesso dall'arbitro Oliver a trenta secondi dalla fine.
Dalle proteste seguenti, inoltre, è arrivato anche il rosso per Buffon che, di conseguenza, non ha nemmeno avuto la possibilità di provare a rimediare a quella che, per lui, ha rappresentato una clamorosa ingiustizia. Probabilmente, l'istinto, lo avrebbe portato ad una reazione ancora maggiore ma, l'estremo difensore bianconero, ha deciso di sfogare tutta la sua rabbia successivamente, nella classica intervista di fine gara.
Davanti ai microfoni di una TV spagnola, infatti, Gianluigi Buffon si è dimostrato "senza peli sulla lingua" e, in maniera molto diretta, ha definito l'arbitro "un animale con un un bidone dell'immondizia al posto del cuore". Parole pesanti, uscite dalla bocca di chi, invece, ha un cuore enorme.
"Se non hai la personalità, devi stare a casa"
Dopo le accuse rivolte alla sensibilità del direttore di gara, le dichiarazioni al veleno di Gianluigi Buffon non sono terminate. Proseguendo nell'intervista, infatti, il portiere della Vecchia Signora ha rincarato la dose, invitando l'arbitro a cambiare mestiere e fornendogli, di conseguenza, due chance alternative per sopperire alla sua mancanza di personalità: stare a casa o, addirittura, godersi la partita direttamente dalla tribuna, gustandosi un buon pacchetto di pop corn in compagnia della propria famiglia. Se i pop corn, per l'arbitro, saranno facilmente digeribili, per Gianluigi Buffon (e per tutto il popolo bianconero), viceversa, sarà molto difficile mandar giù questa partita.