Piove sul bagnato in casa Inter e la sconfitta inattesa al cospetto del Parma, la seconda in appena quattro gare di campionato, non ha fatto suonare solo un campanello d'allarme, ma un'intera orchestra. La malconcia truppa nerazzurra era stata dipinta, nel corso di un'estate che sembra ormai lontana anni luce, come la maggiore rivale della Juventus in ottica scudetto. In appena quattro partite, gli uomini di Spalletti hanno già otto punti di ritardo dai campioni d'Italia e ciò che allarma di più sono le prestazioni sconcertanti della squadra. L'assenza assoluta di gioco è venuta fuori in tutte le partite, da salvare ci sono soltanto i primi 40' contro il Torino vanificati poi da un secondo tempo a dir poco scandaloso.

L'Inter ha giocato malissimo e meritato la sconfitta contro il Sassuolo ed ha giocato male anche a Bologna, ma nella circostanza la prodezza di Nainggolan ha messo in discesa la gara e nascosto le troppe lacune. Il giudizio resta inalterato per la gara persa contro il Parma: la differenza con Bologna è che il gol non è arrivato, nonostante fossero state comunque costruite diverse occasioni a differenza del match del Dall'Ara, sonnacchioso fino al lampo del Ninja. Al di là di recriminazioni arbitrali peraltro legittime (all'Inter manca certamente un calcio di rigore), quando non si mette la palla dentro non è così raro venir puniti dal 'gol della domenica', tale è stato quello di Dimarco anche se era sabato pomeriggio.

Arriva il Tottenham

Ora però arriva il debutto in Champions League, competizione alla quale i nerazzurri mancano da numerose stagioni: l'avversaria è da allarme rosso, il Tottenham fa paura per il suo potenziale offensivo ma, di contro, è una squadra piuttosto vulnerabile in difesa. Oltretutto non attraversa un gran momento, in Premier League arriva da due sconfitte consecutive.

Ma l'Inter vista in campionato non ha la benché minima possibilità di evitare l'imbarcata: ci vorrà tutto l'orgoglio e l'esperienza dei vari Perisic, Nainggolan, Icardi (ancora a secco di gol) ed Asamoah per riuscire a sovvertire un pronostico che in questo momento pende decisamente a favore degli inglesi. Luciano Spalletti, purtroppo, dovrà far fronte ad almeno un paio di defezioni importanti ad iniziare da Sime Vrsaljko le cui condizioni fisiche, ad oggi, lasciano più che perplessi.

Il 'caso Vrsaljko'

Parlare di 'caso' dispiace, ma sull'effettiva integrità fisica di Vrsaljko i dubbi ora sono più che legittimi. Il terzino croato soffre di un problema al ginocchio sinistro che, probabilmente, risale al match dei quarti di finale dei Mondiali quando la sua nazionale eliminò ai rigori la Russia. Infortunio che si è riacutizzato (probabilmente non ha avuto modo di guarire) sempre con la Croazia nella gara di Nations League contro la Spagna e la cui diagnosi evidenzia una gonalgia, processo infiammatorio alla struttura ossea cartilaginea dell'arto che, nei casi più gravi, necessita di un intervento. Non sembra questo l'orientamento dello staff medico interista che, stando alle ultime notizie, potrebbe sottoporre il giocatore ad una terapia di tipo conservativo.

La situazione sarà monitorata giorno dopo giorno, ma è scontato che Vrsaljko non giocherà contro il Tottenham. Come se non bastasse, sempre nella stessa zona di campo, potrebbe non essere della partita neanche D'Ambrosio a causa della botta al ginocchio destro rimediata contro il Parma.

La probabile formazione

Il recupero di D'Ambrosio non è da escludere, ma nel caso non dovesse farcela le soluzioni per Luciano Spalletti sono ridotte all'osso. Ecco che il tecnico potrebbe dunque riproporre la difesa a 3, stavolta con la presenza di Joao Miranda. Dunque, alla luce di questo stato di cose, possiamo ipotizzare un 3-4-2-1 con Handanovic tra i pali, Miranda, De Vrj e Skriniar in retroguardia ed un centrocampo con Candreva ed Asamoah larghi sulle fasce e la coppia Brozovic-Vecino in posizione centrale.

Perisic e Nainggolan potrebbero agire sulla trequarti alle spalle di Icardi unica punta.

Defezioni importanti anche nelle file degli Spurs

Il Tottenham, come detto, non attraversa un grande momento. Due sconfitte consecutive dopo un avvio in cui gli Spurs avevano ottenuto tre vittorie e la consapevolezza di dover rinunciare a due pedine importanti nell'esordio in Champions a San Siro. Mauricio Pochettino dovrà rinunciare a Lloris e Dele Alli, quest'ultimo infortunatosi in Nations League con la nazionale inglese. La formazione dei londinesi sembra abbastanza scontata, sarà certamente un 4-3-3 con Vorm in porta, Trippier e Rose esterni in difesa con Alderweireld e Vertonghen centrali. Nel settore nevralgico del campo agiranno Dier, Dembele e Winks con Eriksen, Lucas Moura e Kane a comporre uno straordinario tridente offensivo.

Spalletti, la settimana più difficile

Appuntamento a domani sera, alle ore 18.55 al 'Meazza' per una partita che arriva nel momento più sbagliato per l'Inter o, forse, al momento giusto. Il profumo dell'Europa che conta potrebbe svegliare dal coma quasi irreversibile una squadra che, in questo momento, gioca forse il peggior calcio della Serie A italiana. Il Tottenham può punire severamente l'Inter vista nelle prime quattro gare di campionato, ma alla luce di un gioco estremamente spregiudicato che lo rende fin troppo perforabile in difesa, è battibile. Servirà un'Inter diversa che riesca quantomeno ad esprimere una minima percentuale del suo potenziale. Inutile dire che per Spalletti si tratta di un esame durissimo: la Champions, la trasferta in casa della Sampdoria e la gara interna con la Fiorentina nel turno infrasettimanale: gli viene chiesto di vincere e di iniziare a convincere, gli viene chiesto di guidare in una dimensione consona al suo blasone una squadra che si chiama Inter. In caso contrario la sua panchina potrebbe essere messa seriamente in discussione.