Dopo Juventus e Roma, in tanti si aspettavano che anche gli uomini di Ancelotti e Spalletti raggiungessero la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, per dar vita a un quartetto di squadre italiane tra le sedici migliori d'Europa. In realtà così non è stato, poiché sia il Napoli sia l'Inter hanno deluso le aspettative, concludendo i rispettivi gironi al terzo posto, che significa "retrocessione" in Europa League.

Quanti rimpianti in casa Inter

Doveva essere per i nerazzurri l'anno del riscatto, quello del ritorno in Champions League dopo anni di sofferenze.

Se fino a poco più di un mese fa gli uomini di Spalletti stavano giustamente sognando, con la qualificazione agli ottavi di Champions League in pugno e un campionato a tratti perfetto, ora il risveglio non potrà essere più traumatico. Una serie di partite sottotono (la sconfitta di Bergamo e il pareggio nella capitale) aggiunte alla sconfitta di Torino, hanno fatto sprofondare i nerazzurri a 14 punti di distacco dalla capolista Juventus. In Europa, invece, dopo una partenza super con sette punti in tre partite, l'Inter è poi improvvisamente crollata a causa delle sconfitte ottenute sul campo del Barcellona e del Tottenham, arrivando a giocarsi la qualificazione nell'ultma gara casalinga contro il Psv.

Il pareggio ottenuto dagli inglesi in terra spagnola, con il contemporaneo pareggio dello stadio Meazza, ha fatto scivolare i milanesi al terzo posto del girone, che significa eliminazione dalla Champions League. Per Spalletti, ora, si prospettano giorni poco sereni.

Napoli, che peccato

Se si pensa che, prima del match di Anfield, il Napoli era ancora imbattuto in questa Champions League, sembra incredibile che nei prossimi mesi gli uomini di Ancelotti dovranno giocare al giovedì nella cosiddetta "Europa dei piccoli".

Perché la sconfitta per 1-0 in terra inglese, ottenuta grazie alla rete del "solito" Salah, costa agli azzurri il passaggio alla fase successiva della Champions. In un girone molto difficile i partenopei non hanno mai sfigurato, riuscendo a fermare sia il Liverpool sia il Psg e mettendo in mostra a tratti un calcio in formato europeo.

Non si può dire, però, che il Napoli non ci abbia messo del suo per retrocedere in Europa League. Il pareggio ottenuto sul campo della Stella Rossa e il goal in extremis di Di Maria nel match contro i francesi, infatti, sono la sintesi di questa squadra, che spesso tende a inciampare a un passo dal traguardo. Ora, fuori dalla Champions League e a otto lunghezze di distanza dalla Juventus, la stagione della squadra di Ancelotti potrebbe essere valutata in maniera più critica rispetto a qualche settimana fa.