La querelle tra l'Inter e Mauro Icardi non si ferma soltanto alla fascia di capitano che gli è stata sfilata dal braccio ed affidata a Samir Handanovic. Nella lista diramata dal tecnico nerazzurro Luciano Spalletti per la trasferta di Vienna sul campo del Rapid, valida per i sedicesimi di finale di Europa League, non figura l'attaccante argentino. Già da adesso, pertanto, sembra più che scontata la presenza di Lautaro Martinez titolare dal primo minuto all'Allianz Stadion, domani sera (calcio d'inizio alle ore 18.55).

La lista dei convocati

Per il primo impegno stagionale in Europa League, Spalletti chiama 19 giocatori: i portieri Handanovic, Padelli e Berni; i difensori De Vrij, Ranocchia, Asamoah, Cedric, Miranda, D'Ambrosio e Nolan; i centrocampisti Borja Valero, Nainggolan, Vecino, Perisic, Schirò e Roric e gli attaccanti Lautaro, Candreva e Politano.

Come noto, non fanno parte della trasferta austriaca Skriniar e Brozovic, entrambi fermi per squalifica, così come Joao Mario, Gagliardini e Dalbert che sono fuori dalla lista Uefa. Non cambia nulla nella sostanza, l'Inter dovrebbe scendere in campo con Handanovic tra i pali; Cedric ed Asamoah esterni in difesa, De Vrij e Miranda centrali. In mediana dovrebbero essere confermati Vecino e Borja Valero con Politano, Nainggolan e Perisic sulla trequarti. Punta centrale, l'unica di ruolo tra i convocati di Spalletti, sarà ovviamente Lautaro che rappresenta l'unica novità rispetto a quanto prospettato nei giorni scorsi.

Il rischio di una rottura

A questo punto è chiaro che l'Inter ha adottato il pugno duro nei confronti dell'ex capitano, decisione che potrebbe essere stata presa nel corso del summit tra l'amministratore delegato Beppe Marotta e Luciano Spalletti.

Alcuni organi di stampa lo hanno definito un 'patto anti-Wanda', ma di certo non ci si attendeva una svolta tanto clamorosa. Icardi sta attraversando probabilmente il momento più problematico della sua permanenza in nerazzurro e potrebbe non essere un caso che ciò accada nell'arco di tempo in cui è in ballo con il rinnovo del contratto.

Le parti sono ancora lontane, questo è noto, nonostante le rassicurazioni della stessa società. Di contro c'è un giocatore che non riesce più ad andare in gol con continuità: nel 2019 Maurito ha realizzato soltanto due gol, entrambi su calcio di rigore in altrettante gare di Coppa Italia (contro la Lazio è arrivato a tempo scaduto nei supplementari, ndr) e la sua prestazione non è stata quasi mai al di sopra della sufficienza.

A lui Spalletti chiede soltanto di fare ciò che gli riesce meglio, il gol. Se non segna, è evidente che diventa un problema molto serio. Chiaro che in questo momento sono sospese le trattative per il rinnovo del contratto: l'Inter è stanca di 'balletti', rumors e frasi ad effetto scritte sui social, gli ha tolto la fascia (ed è evidente che sarà Handanovic a portarla sul braccio fino alla fine della stagione) e lo ha escluso dal primo impegno continentale. Per alcuni, Icardi sarebbe già sul mercato, ma forse la visione è esageratamente drastica. In realtà l'Inter ha deciso di usare la linea dura e questo è il segnale più forte: non accadeva da molti anni e, probabilmente, non è affatto casuale che accada adesso con la presenza di Marotta in dirigenza.

Al momento non conosciamo le reazioni del diretto interessato, nè tantomeno quella della sua moglie-manager, Wanda Nara. Il club ha fatto la sua mossa, drastica, pesante e netta. Tentare di ricucire tocca essenzialmente all'altra parte, se non ci sarà questa volontà allora il matrimonio di Icardi con la Beneamata potrebbe davvero essere al capolinea.