Missione compiuta, l'Inter accede agli ottavi di finale di Europa League. Non che ci fossero dubbi, alla luce del successo corsaro della scorsa settimana e della pochezza del Rapid Vienna già emersa in occasione della gara d'andata. Ma i nerazzurri, dopo il polverone sollevato dal caso-Icardi, erano chiamati a proseguire l'attuale striscia vincente ed a mettere subito in cassaforte la qualificazione. Ribadiamo che almeno un paio di pianeti calcistici dividono le due formazioni, ma nella truppa di Spalletti è piaciuto l'atteggiamento e la determinazione, peraltro già messe in mostra in occasione del successo casalingo in campionato contro la Sampdoria.
Il 4-0 con cui si è chiuso il match di San Siro bene o male rispecchia i valori in campo, Handanovic e compagni proseguono il loro cammino europeo in attesa di avversari più competitivi ed anche in attesa di sapere quando e se potranno contare anche sul loro centravanti titolare la cui situazione, dopo che gli esami medici hanno chiarito l'assenza di problemi fisci, appare quantomai nebuolosa.
Vecino-Ranocchia, uno-due in 7'
La formazione dell'Inter è quella annunciata: Cedric viene confermato titolare sulla fascia destra in difesa, al centro della retroguardia torna Skriniar ed al suo fianco viene rispolverato Ranocchia. Sempre sulla corsia destra, nel ruolo di esterno alto, Candreva viene preferito a Politano.
Al primo vero affondo i nerazzurri sbloccano il match: corre l'11' quando Perisic crossa per Candreva il cui tocco non è dei migliori, sulla sfera però irrompe Vecino che da posizione decentrata riesce a far secco Strebinger. Perisic continua ad essere ispirato, al 17' fa il bello ed il cattivo tempo sulla fascia sinistra, il cross al centro per Lautaro è preda del portiere viennese.
Nemmeno un giro di lancetta dopo, però, l'Inter perviene al raddoppio: su un'azione offesiva si innesca un batti e ribatti in area che viene risolto da Ranocchia con una conclusione al volo dal limite che gonfia per la seconda volta la rete del Rapid. Se nella circostanza si è trasformato in bomber, al 24' lo stesso Ranocchia rischia di combinare un pasticcio, Pavlovic però non riesce ad approfittare dell'errore del difensore interista e la palla termina in rimessa laterale.
L'Inter, forte del doppio vantaggio, controlla la partita senza problemi mentre gli avversari non sembrano in grado di impensierire Handanovic. Quando si distende, oltretutto, la squadra di Luciano Spalletti è sempre pericolosa come al 41' quando Strebinger non trattiene la conclusione di Perisic e Candreva anticipa tutti, ma spedisce incredibilmente alto da due passi. Il primo tempo termina senza ulteriori episodi.
Perisic incontenibile, Politano fa il centravanti
Ad inizio ripresa l'Inter va ancora vicina al tris con Ranocchia che si inserisce di testa in area sugli sviluppi di un calcio di punizione e fallisce di poco il bersaglio. Passano 3' e stavolta è Lautaro a colpire di testa su un corner battuto da Candreva, l'estremo difensore del Rapid Vienna blocca a terra.
Al 58' si vede per la prima volta in azione manovrata la formazione ospite, Ljubicic cerca di innescare Pavlovic a due passi da Handanovic, ma nella circostanza Skriniar sbroglia la matassa. Iniziano i cambi, quello più significativo tra le file nerazzurre è a 66' quando Spalletti toglie Lautaro per Politano schierando quest'ultimo nell'inedita posizione di centravanti. Chi sembra realmente rinato tra le file nerazzurre è Perisic: al 69' parte in un'azione delle sue che non si vedevano da tempo sul prato di San Siro, il dribbling secco in area e la conclusione di sinistro che sfiora il palo più lontano e si perde sul fondo. L'Inter attacca a pieno organico in questa fase e si espone al contropiede del Rapid, incredibile soluzione tattica se pensiamo al doppio vantaggio dei nerazzurri.
Su una di queste sortite offensive della formazione austriaca, Ljubicic impegna Handanovic in una parata a terra. Il tris dei nerazzurri arriva però all'80' ed è il giusto premio per il migliore in campo: Ivan Perisic prima salta il portiere avversario e poi con una palombella mette il pallone sotto la traversa evitando anche l'intervento in recupero di Muldur. Non contento, 7' dopo lo scatenato croato consegna a Politano il pallone del 4-0, nella circostanza viene innescato da Nainggolan e mette al centro per l'ex Sassuolo che serve il poker. Nel finale va in cerca di gloria anche Nainggolan in mezza rovesciata sul cross di Politano, ma non inquadra lo specchio della porta.
Inter-Rapid Vienna 4-0, il tabellino
Inter (4-2-3-1): Handanovic; Cedric, Ranocchia, Skriniar (77' Miranda), Asamoah; Vecino, Brozovic (62' Borja Valero); Candreva, Nainggolan, Perisic; Lautaro (66' Politano). Allenatore: Spalletti
Rapid Vienna (4-2-3-1): Strebinger; Potzmann, Sonnleitner, Hofmann, Bolingoli (75' Schobesberger; Ljubicic, Grahovac; Murg, Knasmullner (64' Schwab), Ivan (64' Muldur); Pavlovic. Allenatore: Kuhbauer
Arbitro: Dias (Portogallo)
Reti: 11' Vecino, 18' Ranocchia, 80' Perisic, 87' Politano.