Nel panorama calcistico molti giocatori attirano l'attenzione su di loro sia per il talento, ma anche per certe stravaganze e, tra questi, c'è senza dubbio l'ex bianconero Paul Pogba, che ha raccontato in un'intervista al quotidiano britannico Times la sua ultima stagione al Manchester United e, inoltre, ha fatto il punto sul razzismo negli stadi.

Il bilancio della stagione

Il centrocampista, acquistato dai Red Devils dalla Juventus per 105 milioni di euro, è stato duramente criticato dai tifosi anche per il modo di giocare, ma lui è consapevole del suo talento e lo dimostra il fatto che con la Francia ha vinto la Coppa del mondo.

Per il fatto che sia stato il giocatore più pagato nella storia, adesso da lui l'Old Trafford si aspetta miracoli: "Ti aspetti di più a causa del prezzo, una buona partita diventa una prestazione normale, una partita di alto livello sarà solo una buona gara". Il ritorno in Premier League non è stato felice per il Polpo che adesso sembrerebbe pronto a cambiare aria. Per lui c'è una lista di pretendenti che annovera Real Madrid e Juventus, la quale lo riprenderebbe anche a costo di sacrificare qualcuno dei suoi big.

Il razzismo

Il calcio italiano è affetto dalla piaga del razzismo e l'intervistato ne è stato spesso vittima. I tifosi inveiscono contro i giocatori della squadra avversaria, quando anche nella loro ci sono ugualmente giocatori di colore e così mancano di rispetto anche ai loro beniamini.

A questo punto, il francese pensa che i supporters siano persone poco intelligenti, piuttosto che razzisti: "Ho sentito un sacco di cose, ma io non reagisco e sorrido". Anche quando militava nella Juventus ha vissuto un episodio sulla sua pelle. Il giocatore ha ricordato che, in occasione di una partita contro la Fiorentina, era appena uscito dalla panchina quando ha sentito il verso della scimmia e lui intelligentemente ha inflitto a queste persone una lezione di vita: "Gli ho dato la mia maglietta ed erano davvero felici, e poi alla fine mi hanno anche applaudito".

Il campione del mondo vorrebbe che le persone capissero che i calciatori di colore al pari degli altri vogliono solo giocare e divertirsi. I tifosi vogliono supportare la loro squadra e cercano di attirare l'attenzione, ma gli atteggiamenti razzisti non sono il modo giusto per farlo, soprattutto ora che siamo nel 2019. Il mondo è bello proprio perché è variegato nelle culture e nei colori.

Il razzismo per Pogba è solo ignoranza. Cambiare certe convinzioni che affondano le radici nel tempo non è facile, nonostante si stia cercando di operare per allontanare questi episodi, parlandone regolarmente: "Sono triste per questo". Il gigante di Lagny sur Marne, oggi è felice con se stesso ed è circondato da amici e collaboratori di ogni etnia, anzi lui stesso è un mix, infatti è di origini guineane, ma è anche francese.