La conferenza stampa di presentazione di Maurizio Sarri alla Juventus si è tenuta alle 11 di stamani nella sala conferenze dell'Allianz Stadium. 'Questo è il coronamento di una lunga carriera, avevo voglia di tornare in Italia. La sensazione? E' stata forte, molto forte. Mai vista una società così determinata a prendermi'. Il tecnico si è presentato in sala stampa in giacca e cravatta, una "divisa" piuttosto inusuale per lui.

Sarri day alla Juventus: 'Mi ha voluto come nessun'altra in passato'

Maurizio Sarri è il quarto tecnico dell'era Andrea Agnelli (in precedenza c'erano stati Delneri, Conte e Allegri), forse la scelta più sorprendente, ma coerente con il progetto di netto cambiamento che vuole provare la Juventus.

L'allenatore è stato presentato nella sala conferenze dell'Allianz Stadium assieme al dt Fabio Paratici. 'Non mi era mai capitato - ha confessato il tecnico campano - di essere cercato con così tanta insistenza da una società. La Juve è il coronamento di una carriera lunga 30 anni, questa è la società più importante d'Italia'. Sarri a Torino ritroverà Cristiano Ronaldo, uno dei giocatori più forti del mondo: 'Ho allenato al Chelsea tanti giocatori forti, sarà certamente un'emozione confrontarmi tutti i giorni con CR7. E' un ragazzo che ha tutti i record del calcio mondiale, mi piacerebbe fargli battere qualche altro record'.

Sarri sulla Champions: 'Ci sono tante squadre in grado di vincerla'

Sarri ha parlato inevitabilmente del sogno Champions League che la Juventus insegue da troppi anni: 'Partiremo con la voglia di vincere, ma in Europa ci sono almeno 8/9 squadre di alzare la Champions League' ha dichiarato il nuovo tecnico bianconero.

'Il modulo? Non partirò da quello, prima voglio vedere le caratteristiche dei nostri giocatori. Il modulo è l'ultima cosa che adatterò a seconda delle caratteristiche dei 2-3 giocatori più importanti. Ho fatto il 4-3-3, il 4-3-1-2 e il un 4-3-3 con Hazard al Chelsea molto diverso dagli altri anni', ha concluso il tecnico toscano.

Sarri sul passato a Napoli e i tifosi bianconeri

'Da bambino ero tifoso del Napoli. Non mi sento un traditore nei confronti dei tifosi napoletani, lì io ho dato il massimo. Avevo scelto di andare in un'altra società all'estero dopo aver lasciato il Napoli' ha proseguito l'allenatore. 'Il mio rispetto è il lavoro, ho sempre dato il massimo in tutta la mia carriera, non voglio romanzarci sopra'.

'Non c'è una sola ricetta per vincere, abbiamo scelto Sarri per provare a cambiare qualcosa dopo cinque anni vincenti' ha spiegato Fabio Paratici. Il tecnico campano ha concluso parlando dei suoi nuovi tifosi: 'Arrivo con scetticismo come dappertutto. Anche a Empoli erano scettici, come a Napoli e a Londra. Vengo da un'altra parte, è normale il rancore. Come fare a convincere? Creare un buono spettacolo e vincere, non ne vedo altre' ha concluso il tecnico bianconero.