E' un Gessi Adamoli pungente e schietto quello che su La Repubblica Genova ha preso di mira una minima parte della tifoseria del Genoa, a suo dire acritica e quindi colpevole di un atteggiamento passivo nei confronti della società.

Gessi Adamoli: 'Grande entusiasmo, Preziosi non faccia promesse'

Il noto giornalista è infatti preoccupato che l'incredibile entusiasmo ritrovato in città, dopo la retrocessione scampata all'ultimo secondo nella scorsa stagione, possa essere messo a repentaglio dalle prossime scelte di Enrico Preziosi. "Al Genoa c'è di nuovo un entusiasmo pazzesco", ha scritto Gessi Adamoli su La Repubblica.

"Ed è proprio questo entusiasmo incontenibile che non va e non deve essere disperso ancora una volta. La tifoseria del Genoa non va presa in giro, quindi Preziosi dovrebbe cominciare a non fare più promesse perché la storia insegna che le disattende ogni volta". Il riferimento di Adamoli va alle dichiarazioni su Kouamé, tolto virtualmente dal mercato salvo clamorose offerte da cento milioni di euro: "Poteva evitare di dire una cosa del genere, sappiamo bene che se il club ricevesse un'offerta attorno ai venti milioni di euro Preziosi sarebbe pronto a lasciarlo andare via". E il mercato, che ancora non è finito, potrebbe regalare qualche novità sia in entrata che in uscita proprio all'ultimo respiro.

L'attacco ai sostenitori di Preziosi: 'Sempre a casa sul divano'

Ma per Adamoli l'assillo più grande è mantenere la compattezza tra la tifoseria e la squadra, quindi la stoccata ai fan della società: "Domenica sera la squadra del Genoa si è recata sotto il settore ospiti di Roma per omaggiare la tifoseria che aveva esposto lo striscione di protesta 'Preziosi Vattene'.

Eppure, quelli che lo sostengono sempre e comunque, che lo definiscono il miglior presidente del dopoguerra erano a casa sul divano". Un attacco non troppo velato quello di Gessi Adamoli, che comunque non gli impedisce di valutare positivamente e con fiducia gli aspetti interessanti di questa prima parte della stagione: "Che il vento sia cambiato lo si capisce dal fatto che il Genoa abbia fatto punti in un campo dove aveva perso le ultime tredici partite.

E' stato un segnale molto importante, anche perché l'ultimo risultato utile risaliva al 1994 con il pareggio di Tomas Skuhravy".

In pochi, infatti, credevano in un Genoa capace di uscire indenne dall'Olimpico: "A Roma il Genoa ha sempre perso dal ritorno in Serie A, questa volta ha giocato in maniera sorprendente. Il gruppo è molto determinato e ha trovato la forza di rispondere tre volte ai gol della Roma. Inoltre se Kouamé fosse stato meno approssimativo il Genoa avrebbe potuto vincere. Il suo gol, peraltro, è stato straordinario".