Si avvicina il derby della Mole, sfida ricca di pathos per entrambi i club.

A parlare della gara di stasera e di altri temi caldi riguardanti la Juventus, è Alessio Tacchinardi, nell’intervista rilasciata a OkCalciomercato.it.

L’ex centrocampista bianconero pensa che le stracittadine siano belle per le forti emozioni che suscitano nei giocatori e nei tifosi.

L’intervistato ha ricordato in particolare due match del passato contro il Torino: in uno dei due lui ha segnato e la squadra ha vinto (nel 2003), mentre nell’altro i bianconeri si sono fatti rimontare tre gol, pareggiando 3-3 (nel 2001).

Nelle sfide stracittadine spesso i valori si annullano per cui è difficile fare un pronostico: “I derby sono tutte partite a sé e può succedere di tutto”. Comunque i bianconeri partono da favoriti perché i granata non stanno attraversando un buon momento.

Una squadra di leader

Ripensando alla sua Juventus, Tacchinardi vede quella attuale come piuttosto diversa, l’unico punto in comune sarebbe la stessa mentalità vincente. I giocatori bianconeri di oggi hanno caratteristiche differenti da quelli della sua squadra, ma in entrambi i casi sono due formazioni fortissime: “La Juventus attuale è la migliore in Italia e in Europa”.

L’opinionista ha evidenziato che tra gli uomini di Sarri ci sono tanti leader come Gianluigi Buffon, Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini e Miralem Pjanic, ma il protagonista principale è CR7: “Cristiano Ronaldo è in assoluto un trascinatore importante per la squadra”.

La sua presenza in campo crea panico tra gli avversari e la sua voglia di primeggiare è contagiosa per i compagni.

L’intervistato ha poi espresso gradimento per Carlo Ancelotti. Il tecnico per Tacchinardi è stato importantissimo ai tempi in cui allenava la Juventus e lo considera uno dei migliori allenatori in circolazione.

La sua attuale esperienza sulla panchina del Napoli è considerata positiva, perché la squadra gioca un grande calcio e ha le potenzialità per arrivare tra le prime quattro.

La carriera di tecnico

Tacchinardi attualmente è l’allenatore del Crema ed è soddisfatto di come sta procedendo questa avventura. L’attività di tecnico è da lui ritenuta come impegnativa e affascinante, perché bisogna immedesimarsi nella squadra, mentre da giocatore si pensa a sé stessi e alle partite.

Per fare il tecnico occorre grande passione.

Ripensando ai tempi in cui era giocatore, Tacchinardi negli anni ha capito di aver commesso qualche errore, ma non si sente immune dagli sbagli neanche adesso. Nei panni del calciatore non si comprendono a fondo le responsabilità di chi gestisce il gruppo e accade di arrabbiarsi, ora che è dall’altra parte vede le cose in maniera diversa.