Sempre e solo Romelu Lukaku. L'attaccante belga è una sentenza anche nel posticipo di Serie A della terza giornata di ritorno. Una sua doppietta basta per battere l'Udinese e riportare l'Inter al secondo posto a -3 dalla Juventus. Ma quanta sofferenza. La squadra di Conte ha trovato tante difficoltà contro i friulani che, per più di un'ora, hanno bloccato la manovra nerazzurra e vinto ogni duello fisico sulle fasce. E solo dalla panchina si poteva risolvere questo match: i cambi di Conte risultano più che azzeccati, grazie ad una rosa finalmente ampia e di qualità, i cambi di Eriksen, non un gran esordio per lui, ed Esposito, che non ha sfruttato al massimo la sua prima da titolare, per Brozovic e Sanchez, cambiano le sorti della partita a favore dell'Inter.

Al minuto 64 il nuovo entrato Brozovic serve Barella al limite dell'aria di rigore che la gira per Lukaku, il belga di fronte a Musso non sbaglia e fa 1-0. L'Udinese sembra aver accusato il colpo. Pochi minuti dopo il vantaggio interista, Lukaku prima e Vecino poi sciupano due clamorose palle goal. Ma al minuto 71 Sanchez vince un rimpallo ed entra in aria di rigore, Musso si avventa su di lui e lo mette giù: calcio di rigore per l'Inter. Lukaku fa doppietta e mette il suo sedicesimo sigillo ad una stagione fin qui straordinaria. L'Inter torna a vincere dopo tre pareggi consecutivi e a non mollare la Juve distante solo 3 punti. E tra un mese sarà scontro al vertice allo Juventus Stadium.

Romelu Lukaku, la garanzia in attacco di Antonio Conte

E alla fine ci pensa Romelu. Il bomber interista trascina la sua squadra alla prima vittoria del 2020 con una doppietta, la quinta in Serie A. Il belga sembra l'unico che fisicamente può tenere sempre l'Inter in partita. Si fa trovare al posto giusto al momento giusto. Nel primo goal viene ben servito da Barella sulla fascia destra e il suo piattone destro scaccia i fantasmi di un ennesimo pareggio.

Tre minuti dopo ha la possibilità di fare doppietta e chiudere il match, ma Musso gli respinge il tiro a pochi metri dalla porta. Ma dagli 11 metri Romelu non sbaglia e segna il 2 a 0 che chiude definitivamente una partita complicata e insidiosa per l'Inter. I numeri di Romelu Lukaku iniziano a diventare importanti: 16 goal in 22 partite stagionali.

Anche quando manca la sua spalla destra in attacco, Lautaro Martinez, lui non sbaglia un colpo senza far rimpiangere Antonio Conte di non avere trovato un suo vice in attacco. Se questi sono i risultati, lui sarà la pedina inamovibile dell'attacco interista.

La partita delle prime volte

Quella contro l'Udinese è stata la partita delle prime volte in nerazzurro in Serie A: dal debutto di Christian Eriksen, alla sua prima da titolare con la maglia nerazzurra, a quella di Victor Moses sulla fascia e infine la sorpresa di Daniele Padelli tra i pali a sostituire Samir Handanovic, reduce da un colpo alla mano sinistra e costretto in panchina con un tutore. Il suo esordio in Serie A è risultato più che positivo: ha mantenuto la porta inviolata e mostrato sicurezza tra i pali.

Chi invece non ha brillato come da pronostico è stato Eriksen: solo un tiro forte ma troppo centrale al minuto sette che non ha impensierito il portiere friuliano. Al minuto 59 Conte lo sostituisce per Marcelo Brozovic.

Le scelte di Antonio Conte

I cambi di Antonio Conte hanno risolto la partita di Udine. L'allenatore dell'Inter a mezz'ora dalla fine ha effettuato due importanti sostituzioni che hanno sbloccato il match, vinto grazie alla doppietta di Lukaku. Conte si ritiene soddisfatto della prestazione della sua squadra a partire dai giovanissimi come Bastoni ed Esposito fino ai nuovi arrivati come Young e Moses che hanno rafforzato e perfezionato le corsie esterne. Una lode anche al portiere Padelli che si è fatto trovare pronto.