La Juventus sembra avere le idee chiare sul mercato: l’obiettivo dichiarato è rinforzare il reparto offensivo e non a caso il nome di Kolo Muani sta dominando la scena da giorni. La dirigenza bianconera, con Damien Comolli in prima linea, sta concentrando la gran parte delle proprie energie nella ricerca di un nuovo attaccante, convinta che sia lì il tassello mancante per rilanciare le ambizioni da scudetto. Tuttavia, osservando più da vicino l’organico a disposizione di Igor Tudor, emergono perplessità legate al centrocampo.
Juventus, una linea mediana da potenziare?
Al momento, la mediana juventina si regge sulla coppia formata da Manuel Locatelli e Khephren Thuram, un binomio interessante per caratteristiche tecniche e dinamismo. Eppure, già la scorsa stagione aveva messo in evidenza i suoi limiti strutturali: qualità in impostazione, sì, ma poca fisicità e scarsa attitudine a dominare le partite contro avversari diretti per il titolo. Due giocatori affidabili, ma forse non sufficienti per comporre un reparto da battaglia in grado di reggere l’urto di un campionato lungo e dispendioso.
Allargando lo sguardo alle alternative, le criticità si fanno ancora più evidenti. Weston McKennie e Fabio Miretti rappresentano le uniche riserve naturali in mediana.
Lo statunitense porta corsa e intensità, ma non è mai riuscito a imporsi come titolare inamovibile; Miretti, classe 2003, ha talento e visione ma rende al meglio in posizione avanzata, vicino all’area avversaria, e non come regista o interditore.
In teoria, anche Teun Koopmeiners potrebbe essere considerato una risorsa in quella zona del campo, ma il suo profilo è più da trequartista o mezzala offensiva. L’olandese, infatti, si distingue per la capacità di inserirsi e incidere in fase realizzativa, anziché per l’equilibrio e la copertura davanti alla difesa.
Juventus, un'uscita di livello a centrocampo non rimpiazzata da Comolli
La cessione di Douglas Luiz al Nottingham Forest per circa 30 milioni di euro ha ulteriormente impoverito la linea mediana bianconera.
Il brasiliano, pur non avendo mai realmente convinto a Torino, garantiva comunque presenza e un minimo di esperienza internazionale. La sua partenza, senza un sostituto pronto, lascia un vuoto ancora non colmato sul mercato.
Non sorprende, allora, che nelle scorse settimane i bianconeri abbiano sondato a lungo Matt O’Riley del Brighton, un profilo giovane ma già solido, capace di unire qualità tecnica e sostanza. L’assalto di Comolli sul danese però, non è andato a buon fine: il club inglese ha respinto ogni tentativo, convinto di trattenere uno dei propri giocatori chiave.
In questo scenario, resta la sensazione che la Juventus stia correndo un rischio: privilegiare l’attacco e trascurare un centrocampo che, senza innesti mirati, rischia di non essere all’altezza della corsa scudetto e potrebbe mettere a rischio pure un posizionamento per la Champions.