La Juventus dovrà compiere una vera e propria impresa per raddrizzare il suo cammino in Champions League. Il pareggio casalingo per 1-1 ottenuto ieri contro lo Sporting Lisbona ha lasciato l’amaro in bocca e, soprattutto, una classifica che inizia a farsi preoccupante. Dopo quattro giornate della nuova maxi formula della competizione, la squadra allenata da Luciano Spalletti ha raccolto appena tre punti, piazzandosi al 23° posto della graduatoria complessiva. Una posizione destinata, con ogni probabilità, a peggiorare nelle prossime ore, quando scenderà in campo il secondo blocco di squadre europee.
Juve, il pareggio con lo Sporting peggiora un percorso già accidentato
Un bottino troppo magro per una squadra chiamata a confermare le ambizioni di inizio stagione e a dare un segnale di discontinuità rispetto alle delusioni degli ultimi anni. La Juventus, che si è affidata recentemente a Spalletti dandogli il compito di rianimare un gruppo spento e di riportarlo a una dimensione europea, sta facendo i conti con un percorso accidentato e con prestazioni ancora da decifrare.
Il pareggio contro lo Sporting ha messo in evidenza i limiti di una squadra che fatica a gestire i momenti chiave delle partite: buona la reazione dopo lo svantaggio, ma ancora troppi errori tecnici e un’inconsistenza offensiva che pesa.
Juventus, un calendario che ora può sorridere alla formazione di Luciano Spalletti
Un po' come è successo in campionato, ora però il futuro offre alla Vecchia Signora un calendario più favorevole. Dopo aver affrontato colossi come Real Madrid e Borussia Dortmund, i bianconeri potranno ora misurarsi con avversarie meno blasonate, ma tutt’altro che arrendevoli. Si ripartirà il 25 novembre con la difficile trasferta in Norvegia, sul gelido campo sintetico del Bodo Glimt, squadra che in passato ha già fatto soffrire le italiane, Roma e Lazio comprese.
A seguire, doppio turno casalingo: il 10 dicembre arriverà a Torino il Pafos, formazione cipriota da considerare l'avversaria più abbordabile di quelle pescate, mentre il 21 gennaio sarà la volta del Benfica di José Mourinho, in una sfida che promette scintille e grande intensità.
La fase a gironi si chiuderà sette giorni dopo, con l’insidiosa trasferta nel Principato contro il Monaco.
Per la Juventus sarà un mese e mezzo cruciale, da affrontare con la consapevolezza che ogni punto perso può costare caro. L’obiettivo minimo resta l’accesso ai sedicesimi di finale, ma per raggiungerlo serviranno prestazioni convincenti, concretezza sotto porta e una ritrovata solidità difensiva. La rincorsa è partita, ma la strada per tornare grande in Europa è tutta in salita.