L'attentato terroristico alla redazione del giornale satirico parigino "Charlie Hebdo" è stato un attacco al cuore dell'Europa, che ha sconvolto tutto il mondo. Sono stati dodici i morti e otto i feriti gravi registrati, in quella che è ormai entrata alla storia come "strage di Parigi". Due giorni fa sono stati uccisi i killer responsabili della'attentato, i fratelli Kouachi; morto anche l'assassino di Montrouge, Amed Coulibaly, mentre la sua compagna-complice è ancora in fuga. Naturalmente, sui social network, ci sono stati migliaia di commenti su quello che viene giustamente considerato un attacco a tutto il mondo occidentale.

Strage di Parigi, parole shock di un calciatore marocchino su Facebook 

Anche un calciatore marocchino che risiede nella provincia di Rovigo ha voluto dare la sua opinione sull'attentato e lo ha fatto tramite Facebook; l'uomo, che lavora in una ditta della zona e gioca a calcio in prima categoria, ha usato frasi sconvolgenti per commentare la strage di Parigi: "Dodici morti sono pochi, poi neanche una foto col sangue, probabilmente muoiono di paura. Molto meglio l'attentato dell'undici settembre.....". Sono frasi che hanno fatto il giro del web e che, naturalmente, hanno provocato l'allontanamento del calciatore dalla squadra in cui milita. la Stientese. Il presidente, infatti, non ha di certo gradito questa uscita completamente fuori luogo.

Il calciatore, però, ha voluto chiarire lo spiacevole episodio e si è difeso, affermando di essere assolutamente lontano dalle posizioni dei terroristi. "Condanno ogni forma di terrorismo, mi riferivo solo alla risonanza mediatica che ha avuto la strage di Parigi rispetto ad altri attentati più gravi, ma meno diffusi a livello giornalistico".

Strage di Parigi, Lassana Bathily è un eroe 

Intanto, le ultime notizie riportano che c'è un eroe nella vicenda che si è consumata nella zona di Porte de Vincennes, a Parigi, dentro il negozio kosher dove si era rifugiato il killer di Montrouge, Amed Coulibaly. Il commesso del supermarket, Lassana Bathily, immigrato maliano di religione musulmana, è riuscito a salvare almeno sei ostaggi, nascondendoli in una cella frigorifera. Le persone, poi, dopo due di sofferenza, lo hanno abbracciato e ringraziato calorosamente.