Maria Giulia Sergio è una giovane donna di 27 anni. Nata a Napoli ha deciso di unirsi all'Isis e di andare a combattere in Siria in nome dell'integralismo islamico. Per ora è l'unica donna dei cosiddetti cinquantatrè foreign fighters italiani (53 combattenti stranieri italiani). Il gruppo è costituito da giovani italiani (tutti tra i 16 e i 30 anni) che hanno radici arabe. Sono fondamentalisti di seconda o terza generazione che hanno abbandonato il nostro Paese per andare a combattere in nome della Sharia. Maria Giulia ha un proprio profilo facebook.
La foto del profilo non mostra il suo volto: tutto quello che possiamo vedere è un velo nero, un burqa che simboleggia la sua fede estremista. Sullo sfondo si intravede La Mecca, la sua meta.
Nata a Torre del Greco, nel capoluogo campano, si trasferisce presto a Milano precisamente a Inzago. Inizialmente estranea alle questioni religiose, si converte nel 2009. Ad influenzarla si pensa che sia stata o la madre, convertitasi a sua volta dopo il matrimonio, o un ragazzo marocchino, il suo primo fidanzato. Cambia il suo nome, diventa Fatima. È il Giornale a narrarci la storia della sua vita. Lascia il compagno e si sposa con un albanese nella moschea di Treviglio. L'uomo ha contatti con il Bilal Bosnic, ovvero un iman che è stato arrestato a Settembre in Bosnia per essersi arruolato.
Con il passare del tempo il suo legame con la parte più estremista dell'Islam si fa sempre più forte e radicato. Ciò è testimoniato da alcune frasi che la donna pubblica su facebook: "Allahumma rinsalda le nostre gambe e dacci la vittoria sui miscredenti" o ancora "Nel nome del Dio unico".
Fatima ha lasciato l'Italia a Settembre insieme al marito albanese.
Acquistano il biglietto aereo che da Roma li porta in Turchia. Sappiamo che poi hanno proseguito il loro viaggio verso la Siria. Da quel momento in poi non si hanno più notizie di loro. L'ipotesi più accreditata è quella che l'uomo voglia combattere contro "gli infedeli" e che lei lo abbia seguito.