Continuano ad emergere nuovi ed inquietanti particolari in merito alla morte di Elena Ceste, la donna e mamma di Costigliole d'Asti ritrovata senza vita nei pressi del Rio Mersa. Le ultime news sull'omicidio di Elena Ceste ruotano in particolare attorno alla strategia difensiva che stanno mettendo a punto i legali di Michele Buoninconti, marito di Elena Ceste ed unico indagato per il delitto. L'idea sarebbe quella di richiedere una perizia psichiatrica per il proprio assistito, una scelta molto oculata figlia delle ricostruzione del rapporto che avevano instaurato marito e moglie.
Il loro matrimonio era in crisi e Elena stava cominciando a guardarsi intorno, ecco che Michele avrebbe preso in mano la situazione decidendo di non consentirle di rifarsi una vita con qualcun altro; la donna era trattata come una 'schiava' in casa propria, non poteva usare Facebook, le era proibito di parlare con amici e conoscenti e Michele in alcune circostanze le impediva persino di uscire di casa. A far propendere la difesa verso l'ipotesi della perizia anche il pull di intercettazioni raccolte a carico di Michele, un personaggio che sin dall'inizio di questa vicenda si è mostrato parecchio enigmatico.
Elena Ceste, ultime news: Michele, la perizia e le intercettazioni, Elena era trattata come una schiava
Le ultime notizie sull'omicidio di Elena Ceste si concentrano dunque attorno alla figura di Michele Buoninconti, che continua a rimanere in carcere con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Stando alle ultime novità pare che i legali dell'uomo siano orientati a chiedere una perizia psichiatrica anche e soprattutto considerato come il vigile del fuoco trattava la moglie: la donna non era libera di contattare i propri conoscenti né tantomeno le era consentito di abbracciare l'idea di potersi rifare una vita al di fuori del matrimonio, con Michele che la controllava come un'ombra. Emblematico da questo punto di vista lo stralcio di un'intercettazione nella quale l'uomo, parlando coi figli, sottolinea loro tutto il proprio orgoglio 'per aver raddrizzato' la madre. Elena Ceste era dunque sottoposta ad una sorta di detenzione forzata dalla quale le era impossibile divincolarsi, da qui la folle decisione di Michele di ucciderla e di occultarne il corpo.Le ultime news sull'omicidio di Elena Ceste si concentrano in definitiva sul possibile movente del delitto orchestrato dal Buoninconti: l'uomo avrebbe ucciso per paura che la moglie lo lasciasse con l'intento di gettarsi in un'altra relazione, un delitto passionale in piena regola insomma. Il punto è che Michele Buoninonti non ha fatto nulla per celare la propria ambigua personalità commettendo in più di un'occasione degli autogol clamorosi (pensiamo alle intercettazioni nelle quali confessa all'amico che per nascondere il corpo della moglie gli sarebbero serviti almeno 4 minuti): anche gli ultimi messaggi scritti da Elena tramite Facebook certificano lo stato di reclusione alla quale Michele la sottoponeva - 'Oggi non mi è concesso di usare nemmeno il cellulare ma vado avanti per il bene dei miei figli' - uno stato di cose che la donna sembrava sopportare con sempre minor resistenza. A questo punto non resta che attendere l'esito della perizia psichiatrica.