'In molte delle intercettazioni acquisite dalla procura, Michele si ripete, ripete sempre lo stesso concetto, ovvero di essere stato nei pressi del luogo del ritrovamento a ridosso della scomparsa di Elena e di non averla trovata e salvata, questo fatto è per lui un cruccio […] appare torturato dal pensiero di essere stato vicino a trovarla quella mattina, ma di non averla vista': queste le parole con le quali il criminologo della difesa di Michele Buoninconti, Ursula Franco, ha voluto ribadire l'innocenza del proprio assistito nel caso che lo vede sospettato della morte della moglie, Elena Ceste.

Le ultime news sull'omicidio di Elena Ceste ruotano dunque attorno alle dichiarazioni rilasciate dalla Franco e pubblicate da Urban Post, un pull di giudizi sulla figura di Michele che arriva a poche ore dalla diffusione di un'intercettazione nella quale l'uomo si confida con l'amico Sandro Caruso in uno dei tanti colloqui avvenuti in carcere. Per qualcuno, il tenore delle dichiarazioni involontarie (non sapeva di essere ascoltato) rilasciate da Michele ha il retrogusto di una svolta, per qualcun altro significano poco e conducono all'ennesimo vicolo cieco di una vicenda che comunque la si guardi si complica ogni giorno di più.



Elena Ceste, ultime news: il rimorso di Michele e l'intercettazione svelata, svolta o vicolo cieco? Troppi i punti interrogativi

Come sottolineato in apertura, le ultime news sull'omicidio di Elena Ceste ruotano attorno alle dichiarazioni rilasciate da Ursula Franco, criminologo consulente della difesa di Michele Buoninconti, che parla del suo assistito come di un uomo divorato dal rimorso per non aver ritrovato la moglie. Eppure ogni comportamento di Michele lascia trasparire atteggiamenti di insufficienza e insofferenza, quasi come non gli importasse di quanto accaduto: pensiamo ad esempio ai numerosi flirt avuti dall'uomo nel momento in cui i Carabinieri erano alla ricerca del corpo della moglie o ad alcune dichiarazioni nelle quali Michele sottolinea di non voler spendere soldi per una buona bara ('Tanto di Elena non resta altro che un mucchietto di ossa' avrebbe affermato in un momento di confidenza). Nonostante la tesi della Franco non convinca del tutto le prove contro Michele Buoninconti paiono evidentemente scarse: solo tanti indizi e qualche logica deduzione, nulla di più.



Le ultime notizie sull'omicidio di Elena Ceste non possono però non tornare a focalizzarsi sull'intercettazione diffusa appena 48 ore fa nel corso della quale Michele confida all'amico Sandro Caruso alcuni particolari interessanti: 'Non avrei mai potuto occultare il corpo con così poche foglie di inverno e poi mi ci sarebbero voluti almeno 4 minuti'. Troppo dettagliata questa frase per non lasciare più di un dubbio. Per molti un'affermazione del genere implica un'assunzione di responsabilità: Michele aveva fatto delle prove e sapeva perfettamente quanto tempo gli sarebbe servito per occultare il cadavere di Elena Ceste. Secondo altri il Buoninconti è stato semplicemente incauto, una frase 'ipotetica' non può certo costituire un indizio di colpevolezza: Voi che cosa ne pensate? Credete che un'affermazione del genere possa risultare significativa o conduce sempre e comunque ad un vicolo cieco? Dateci un giudizio commentando il pezzo qui sotto!