Continua a rimanere sotto i riflettori dell'opinione pubblica il caso dell'omicidio di Yara Gambirasio, la ragazzina di Brembate di Sopra ritrovata senza vita nel novembre del 2010. Le ultime notizie sull'omicidio di Yara Gambirasio si concentrano in modo particolare sulla figura del presunto killer, Massimo Bossetti, recluso in carcere dallo scorso agosto con l'accusa di aver commesso il delitto. Le indagini sono state dichiarate concluse qualche settimana fa, con Bossetti che andrà a processo con l'accusa di omicidio volontario: per il 44enne muratore di Mapello potrebbe persino scattare l'ergastolo anche e soprattutto considerata l'aggravante della crudeltà insita nel comportamento contestato al Bossetti, che quel giorno, secondo la ricostruzione della procura di Bergamo, scaricò la piccola Yara nel luogo dove poi sarebbe stato rinvenuto il corpo mentre la ragazzina era ancora viva.

Allo stremo delle forze, Yara Gambirasio non è però riuscita a chiedere aiuto, una fine orribile e crudele che non sembra però aver scatenato alcun rimorso nell'animo di Bossetti, che professa con sempre maggiore decisione la propria innocenza.

Omicidio Yara Gambirasio, ultime notizie: Massimo Bossetti passa all'attacco, la strategia difensiva del 44enne di Mapello punta a denigrare il lavoro della Procura

Le ultime notizie sull'omicidio di Yara Gambirasio si concentrano allora attorno alla strategia difensiva che pare aver adottato lo stesso Massimo Bossetti, che nel corso dell'ultima missiva scritta dal carcere e pubblicata da Il Giorno ha parlato di una Procura incapace di seguire altre piste rispetto a quella che conduce alla propria colpevolezza. 'Si sono fissati con me ma io non c'entro niente' ha ribadito l'uomo in più di un passaggio della lettera, insinuando come contro di lui si sia scatenato una sorta di accanimento ad un sol tempo mediatico e giudiziario. Eppure il pull di prove raccolte contro Bossetti appare quasi sconfinato: le tracce di DNA, le fibre del materiale che compone i sedili del proprio furgone ritrovate sul corpo di Yara, e poi ancora i filmati che lo inquadrano nei pressi della palestra dalla quale sarebbe poi scomparsa Yara, le ricerche sul Web a luci rosse con key ricorrenti quali 'vergini' o 'tredicenni vergini', i plurimi tentativi di acquistare una microspia ambientale, le intercettazioni nelle quali si scaglia contro la moglie perché non gli ha fornito un alibi e quelle nelle quali rivela ai propri compagni di cella di non voler confessare per difendere la propria famiglia.



Le ultime notizie sull'omicidio di Yara Gambirasio non possono allora che soffermarsi sulla strategia difensiva che adotteranno i legali di Bossetti durante il processo. In alcune circostanze il pull di difensori di Massimo Bossetti ha fatto riferimento ad una sorta di accanimento nei riguardi del proprio cliente arrivando a parlare di una spirale che coinvolge media, Procura e opinione pubblica. 'Fuori mi dipingono come l'orco che ammazza i bambini ma io non so nulla di questa storia' ripete Bossetti nella propria lettera, ecco che anche durante il processo i legali dell'uomo potrebbero puntare tutto sulla volontà della Procura di non seguire altre piste per via della granitica certezza riguardo la colpevolezza del proprio assistito. A nostro giudizio la difesa dovrà però studiare ben altri meccanismi per smontare l'impianto accusatorio costruito dal pm Ruggeri, un quadro probatorio il suo che non verte su teorie complottistiche ma su prove concrete. Quelle che per il momento inchiodano Bossetti.