Indagini sempre aperte a Pordenone per dare un volto e un nome alla persona che ha spezzato due giovani vite uccidendo Trifone Ragone e Teresa Costanza sparandogli addosso con freddezza e conoscendo evidentemente molto bene le loro abitudini.
Secondo la stampa specializzata ("Giallo"), potremmo trovarci di fronte a un crimine con un movente passionale: un uomo misterioso, forse legato agli ambienti mafiosi, avrebbe fatto delle avances alla Costanza e sarebbe stato da lei respinto in modo deciso, decidendo così di vendicarsi in modo eclatante.
Ci sono però elle importanti novità delle quali dobbiamo darvi conto in quanto secondo "Urbanpost" una ragazza molto amica di Teresa sarebbe scomparsa dopo essere stata sentita dagli inquirenti.
Questa persona conosceva un culturista amico di Trifone, che si chiamava Gianfranco Manconi e che si è tolto la vita poche settimane prima del tragico evento di Pordenone. A questo punto si sospetta un collegamento tra le due vicende ma resta da capire cosa c'è dietro a tutto questo e chi sia il vero "regista" dell'operazione.
L'amica di Teresa Costanza si è tolta dai socialnetwork ed ha cambiato il numero del suo telefono. Tutto questo lascia immaginare che possa trovarsi in fuga da qualcuno che reputa potenzialmente pericoloso.
Al momento, all'11 maggio 2015, non ci sono ancora indagati.
Appare comunque evidente che il delitto era premeditato e che lo sparatore è un soggetto piuttosto abile con le armi e con notevoli capacità di autocontrollo visto che ha agito con spaciale freddezza in un luogo dove poteva potenzialmente essere notato da qualche scomodo testimone e cioè il parcheggio di una palestra piuttosto frequentata.
Oltre che un soldato dell'esercito Trifone era un grande appassionato di bodybuilding mentre Teresa amava lavorare nei locali notturni, anche in qualità di cameriera, nonostante avesse un buon lavoro presso un'Agenzia assicurativa e precisamente un'Agenzia della Zurich di Pordenone, dopo avere lavorato nel settore anche a Milano.