Il gip Giacomo Marson ne ha disposto il processo con rito immediato e ogni giorno che passa si capisce sempre meglio il perché. Stiamo parlando del 40enne vigile del fuoco Michele Buoninconti, in galera con l'accusa di aver assassinato la moglie Elena Ceste e di averne poi occultato il cadavere. Le ultime news sull'omicidio di Elena Ceste aggiornate ad oggi 26-05 si concentrano in modo particolare sul racconto fornito da una vicina di casa della famiglia Buoninconti, Ester Nicola, che ha dichiarato di aver notato comportamenti quanto meno sospetti tenuti da Michele subito dopo la notizia della scomparsa della moglie.

Ripercorrendo il film di questa triste vicenda in effetti non si può non rammentare come molte delle accuse e dei dubbi sull'innocenza del Buoninconti poggino su alcuni atteggiamenti tenuti dall'uomo quanto meno fuori luogo. Da qui la possibilità che la difesa opti per la tesi dell'infermità mentale che rimane comunque tutta da dimostrare.

Aggiornamenti e novità Elena Ceste oggi 26-05: Michele rideva dopo la scomparsa della moglie, i passi falsi dell'uomo sono stati infiniti

Si può avere il cuore di ridere mentre si apprende che la propria moglie è scomparsa? In teoria no, ma Michele Buoninconti non potè comunque resistere scoppiando in una fragorosa risata quando si accorse che il cellulare della moglie, che lui teneva in mano, stava squillando. L'uomo aveva appena appreso della scomparsa di Elena e per questo stava cercando di contattarla ma non si era accorto dell'inutilità della cosa dato che il telefono della 37 di Costigliole d'Asti lo teneva lui nella mano destra. A raccontare l'episodio Ester Nicola, vicina di casa della famiglia Buoninconti, sulle cui dichiarazioni si basano buone parte delle ultime news sulla morte di Elena Ceste aggiornate ad oggi 26 maggio. In questa vicenda i passi falsi compiuti dall'uomo sono stati innumerevoli: su tutti la telefonata intercettata dai carabinieri avvenuta la mattina del ritrovamento del cadavere di Elena. Il Buoninconti stava parlando al telefono con un'amica quando all'improvviso notò la presenza di due ruspe vicino al Rio Mersa che dista poche centinaia di metri dalla propria abitazione. 'Cosa dovranno fare, che saranno venuti a fare secondo te?' sbottò visibilmente preoccupato Michele Buoninconti. Le ruspe erano sul posto per portare a termine un'opera di bonifica del terreno vicino al fiume e solo dopo, per puro caso, fu rinvenuto il corpo di Elena Ceste sepolta lì dopo essere stata uccisa. Secondo gli inquirenti il comportamento di Michele Buoninconti va giustificato col fatto che l'uomo vedendo le ruspe capì di essere stato scoperto. Di fatto la Procura non ha mai avuto dubbi sulla colpevolezza di Michele che andrà a processo per l'omicidio della moglie il prossimo 1 luglio. Se ai passi falsi compiuti dal vigile del fuoco si affiancano poi le tante prove raccolte circa lo stato di detenzione forzata cui veniva sottoposta Elena il quadro si fa completo: Michele ne controllava le telefonate, non la faceva uscire e pagava l'assicurazione dell'auto solo per i mesi in cui la donna doveva accompagnare i figli a scuola. Secondo la Procura era insoddisfatto per alcuni presunti flirt avuti con altri uomini e per questo avrebbe deciso di assassinarla. A questo punto non resta che attendere l'esito del processo.