Per volere di Papa Francesco, il 13 marzo è stato indetto il Giubileo straordinario della Misericordia di Dio con il suo inizio oggi 8 dicembre, giorno dell'Immacolata concezione; il suo termine è stato stabilito per la domenica del 20 novembre 2016. Quest'anno Santo è stato proclamato per mettere in evidenza la missione della chiesa nel portare la testimonianza del vangelo. Questa data cade nel 50esimo anniversario della conclusione del Concilio Vaticano e prima di questa ha voluto dare la sua vicinanza alla Repubblica centroafricana aprendo la prima Porta Santa nella Cattedrale di Bangui, scelta nel suo viaggio in Africa come simbolo delle città ferite, invece che a Roma, anticipandone la celebrazione di 9 giorni.

Quella di oggi sarà quindi la seconda Porta Santa che verrà aperta da Papa Francesco e che dovrebbe essere attraversata insieme al Papa Benemerito Benedetto XVI.

Il percorso della fede

Questo lungo cammino è iniziato in mezzo a tristi attentati terroristici che hanno colpito nel cuore della capitale il popolo francese. La preghiera del Santo Padre s'è fatta più imponente in mezzo a questi avvenimenti che ha condannato con forza in questo Giubileo diventato come una "terza guerra mondiale a pezzi", ricordando che nessun conflitto può essere compiuto in nome di Dio per giustificarne la violenza. Il "Giubileo delle periferie", così viene chiamato dal Santo Padre, apre le sue porte ai mafiosi, ai corrotti, agli abortisti e ai carcerati chiedendo che in ogni Cattedrale del mondo sia aperta una Porta Santa che li porti al pentimento.

Nei giorni passati, al fine di permettere lo svolgersi in tranquillità di questo importante momento, sono stati organizzati dei corsi per preparare alla vigilanza e all'eventualità di un intervento in collaborazione con le forze dell'ordine, un piccolo esercito di 500 persone fra tassisti, ispettori del trasporto pubblico e volontari della protezione civile.

La paura fermerà i fedeli?

Il 7 dicembre piazza San Pietro sembra svuotata dei suoi turisti e qualcuno di questi, intervistato, afferma che raramente è stata vista la città di Roma così deserta. Sembrerebbe quindi che il terrorismo abbia centrato l'obbiettivo di portare incertezza nella vita di ogni giorno, accentuato dalle cronache giornaliere che raccontano di frange del terrore o di qualche squilibrato che in questi giorni sembra operare risvegliato improvvisamente in nome di Allah.

Ma niente ferma questo eroico Papa che ha voluto con forza non fermarsi davanti a niente dimostrando che il terrore non lo spaventa (come disse una volta, "più della morte ho timore del dolore"). Così, nel giorno dell'apertura della Porta Santa, ci si schiera in difesa di quest'uomo che ha catalizzato l'attenzione di tutti, atei e credenti di tutte le religioni: poveri, ricchi, anziani, giovani e bambini che lo considerano oggi come l'anziano della casa di Dio.

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