Sarà una settimana densa e ricca di impegni per Veronica Panarello, la ventisettenne siciliana imputata per il delitto del figlio Loris Stival, ucciso a 8 anni il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, e di averne poi nascosto il cadavere in un canalone tra le campagne adiacenti alla strada che porta al castello di Donnafugata. Una settimana che sarà decisiva anche dal punto di vista giudiziario in relazione al processo in corso con il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica dell'imputata.
Caso Loris Stival, lunedì prossimo al lavoro i periti nominati dal gup
Lunedì 11 gennaio, alle ore 11, è in programma la prima seduta per la consulenza psichiatrica sulla mamma siciliana accusata di infanticidio. Venerdì 15 gennaio, invece, è prevista la nuova udienza dinnanzi il tribunale dei minorenni di Catania per valutare la capacità genitoriale di Veronica Panarello per l'affidamento del fratellino più piccolo di Loris, che dal giorno del delitto vive con il papà Davide Stival e la nonna paterna. Veronica Panarello, dunque, lunedì prossimo sarà accompagnata dagli agenti di polizia penitenziaria nel carcere di piazza Lanza a Catania dove rimarrà fino al termine della consulenza psichiatrica per verificare le sue condizioni di salute mentale.
La donna, accusata di omicidio volontario e occultamento di cadavere aggravati dal rapporto di parentela con la vittima, è dallo scorso 4 dicembre rinchiusa nell'ex ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, sotto "sorveglianza" psichiatrica alla luce dell'aggravarsi del suo stato di depressione nel carcere di Agrigento dove non vorrebbe più ritornare.
Venerdì 15 gennaio nuova udienza per valutare la capacità genitoriale
I consulenti di parte nominati dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Ragusa, Andrea Reale, sono lo psicopatologo Roberto Catanesi e lo psichiatra Eugenio Aguglia. I periti nominati dal difensore della donna, l'avvocato Francesco Villardita, sono , invece, lo psichiatra Pietro Pierini e il neuropsicopatologo Giuseppe Sartori.
Cosa diranno gli esperti sullo stato di salute mentale di Veronica Panarello? Era capace di intendere e volere nel momento in cui avrebbe commesso l'omicidio? C'è da dire che la donna continua dichiararsi innocente seppur avendo parzialmente confessato: sostiene di non essere stata lei ad uccidere il bimbo, che secondo la sua versione si sarebbe autostrangolato accidentalmente giocando con delle fascette di plastica, ma ammette che in preda al panico ne avrebbe poi occultato il cadavere.