Mentre non scema lo sdegno della pubblica opinione davanti all'ennesimo caso di femminicidio che ha visto vittima l'insegnante di francese Gloria Rosboch, gli inquirenti stanno cercando di valutare meglio i suoi rapporti con l'ex allievo Gabriele DeFilippi, giovane dai mille volti che a volte era stato notato girare per il paese con abiti femminili. Anche i mass media stanno seguendo il caso con grande attenzione. Nel corso della popolare trasmissione televisiva condotta da Barbara D'Urso, il giorno 9 marzo 2016 è stato rivelato il contenuto di una email spedita da Gloria Rosboch a Gabriele.
Il grande sogno di una vita nuova
Il ragazzo era rientrato prepotentemente nella sua vita promettendole di renderla felice. La donna sognava una nuova vita in Costa Azzurra. Gloria Rosboch aveva sempre sognato di vivere in Francia, essendo un'appassionata della lingua e della cultura francese. Dal contenuto della missiva si evince con chiarezza che Gloria Rosboch riteneva di essere stata truffata da Gabriele DeFilippi. Voleva che le fossero ridati i soldi che gli aveva dato e cioè i risparmi di una vita. Gloria Rosboch gli aveva affidato 187mila Euro, sedotta dal fascino del piacente ragazzo.Sono invece da prendere con molta prudenza le parole del fratello minoredi Gabriele, che avrebbe raccolto la sua confidenza.
I soldi della donna
Quest'ultimo gli avrebbe detto di essere stato proprio lui a ideare il piano criminoso. Il fratellino è un minorenne: ha tredici anni. Gabriele avrebbe agito in compagnia dell'amico-compagno Roberto Obert, ma resta da capire e soprattutto da provare chi dei due abbia effettivamente commesso ildelitto. Di certo l'email ci aiuta a capire quale fosse lo stato d'animo della donna, "sedotta e abbandonata" subito dopo aver consegnato l'ingente somma di denaro.
Gloria Rosboch, descritta come donna mite ma determinata, viveva nella villetta di famiglia con gli anziani genitori. Le indagini sul delitto di Castellamonte proseguono. Nelle prossime settimane ne sapremo di più. La donna è stata trovata morta in una vasca di scolo di Rivara.