Jamal Eddine Ouali sarà estradato entro 10 giorni. Questa la decisione del giudice della Corte d'Appello, Claudio Tringali, che non ha accolto la richiesta del Procuratore generale della Repubblica Maddalena Russo. L'algerino è accusato di violazioni delle leggi sulla immigrazione, falsificazione e traffico di documenti amministrativi a fini terroristici. Il giudice era chiamato a decidere sulla richiesta di estradizione formulata dall'autorità belga per fatti commessi il 13 ottobre 2015. L'uomo è stato tratto in arresto sabato scorso a Bellizzi dalla Digos di Salerno in esecuzione di un mandato d'arresto internazionale.
Ieri mattina l'udienza relativa alla richiesta di estradizione è stata celebrata nell'aula bunker della casa circondariale di Fuorni (Salerno).
Chiesta la sospensione per 60 giorni
Nel corso del dibattimento il procuratore generale ha chiesto che la decisionerelativa all'estradizione fosse rinviata di sessanta giorni in quanto Jamal Eddine Ouali ha ancora pendente un procedimento davanti alla Procura della Repubblica di Salerno. Richiesta che non è stata accolta dal giudice nonostante Ouali avesse ricostruito nei minimi dettagli i suoi spostamenti tra Dubai, Bruxelles e Salerno nel corso dell'udienza (come ha spiegato il legale difensore). Prima di entrare in aula l'algerino, attraverso l'avvocato difensore Gerardo Cembalo, aveva manifestato i propri timori a rientrare in Belgio.
"Mi ha riferito di avere paura di rientrare in Belgio e pensa che ora siano in pericolo anche i suoi familiari ".
Quel pc ritrovato nel covo dei terroristi
Da rilevare che un pc riconducibile alla società costituita da Jamal in Belgio è stato ritrovatoin un covo di terroristi a Bruxelles. Sul computer sono stati ritrovati un selfie con la moglie ed altre foto di Jamal.
Il quarantenne algerino ha ribadito di non avere nulla a che fare con i terroristi che hanno ideato e provocato la strage in Belgio. "Non riesce a comprendere come quel computer sia finito lì", ha precisato l'avvocato Gerardo Cembalo. Nei giorni scorsi la moglie, residente da alcuni mesi a Bellizzi (Salerno), ha sottolineato la completa estraneità del marito ai fatti contestati. L'avvocato Cembalo ha annunciato ricorso. Non è da escludere che l'istanza sia depositata anche dalla Procura Generale.