La Turchia è stata sconvolta da un tremendo attacco terroristico avvenuto all'aeroporto "Ataturk" di Istanbul, attacco terroristico che ha portato alla morte di più di trenta persone e al ferimento di oltre 140.Secondo quanto riferito dalla polizia turca, l'azione terroristica è stata compiuta da un commando di circa sette persone, tra cui i tre kamikaze responsabili dell'attentato.
La pista più seguita dalle autorità turche è quella del terrorismo di matrice islamista radicale, e più specificatamente dell'ISIS.
Il direttore della CIA: 'Isis dietro attacco'
La pista islamista radicale è stata confermata anche dalla CIA, per bocca del suo direttore John Brennan.Brennan si è dichiarato certo della responsabilità dell'ISIS sostenendo che "Ci sono i segni distintivi della depravazione dello Stato Islamico" durante un discorso tenuto alla conferenza del think tank Council Of Foreign Relations(CFR).
Secondo Brennan non c'è alcun dubbio sul fatto che l'ISIS stia dietro il tragico fatto, mentre rimangono escluse altre piste alternative come quella dei militanti curdi del Tak.
L'attacco dell'ISIS dopo gli accordi della Turchia con Russia e Israele
L'azione terroristica compiuta dai miliziani dell'autoproclamato Stato Islamico è stata considerata come una reazione alla recente politica di distensione che il governo di Erdogan ha avuto nei confronti di Israele e della Russia.Difatti, la Turchia ha raggiunto degli accordi diplomatici con i due paesi e questa svolta ha dato indubbiamente fastidio all'ISIS e al network dell'islamismo radicale internazionale.
Tra l'altro, questa svolta diplomatica di Ankara ha sicuramente rappresentato una rottura rispetto alla recente politica estera della Turchia di Erdogan, incentrata sul sostegno alle formazioni islamiste in Siria e alla forte ostilità verso la Russia e Israele;Russia e Israele che nell'ottica dell'estremismo islamista non dovrebbero nemmeno esistere, e sicuramente l'accordo che la Turchia ha raggiunto con loro è stato considerato un vero e proprio "tradimento" e "gesto di sfida" da parte di Erdogan e del suo governo.