Le conseguenze del Terremoto che ha causato ingenti danni ad Amatrice, Arquata del Tronto ed Accumoli, oltre a numerosi altri piccoli borghi del centro Italia, non accennano a farsi meno pesanti. Oltre al prosieguo dello sciame sismico, con un susseguirsi di scosse chiaramente avvertite da chi si trova nelle tende e che continuano ad avere un'intensità piuttosto elevata, si aggiunge il maltempo che sta flagellando le regioni centrali della penisola.

Frana sulla Strada Salaria

Probabilmente a causa delle scosse ripetute, che hanno causato il distacco di massi e detriti dalle montagne, e del cattivo tempoche ha dilavato le colline, sulla Strada Salaria si è verificato questa mattina un crollo che ha invaso la carreggiata, nella zona tra Acquasanta Terme e la frazione di Quintodecimo.

Al momento quindi la strada è chiusa e i Vigili del Fuoco stanno lavorando per cercare di renderla nuovamente transitabile nel minor tempo possibile. La Salaria è infatti un'arteria molto trafficata, ma al momento non è percorribile nè in direzione Ascoli Piceno, nè in direzione Rieti.

Il piano Casa Italia

La speranza di tutti coloro che hanno perduto la casa nel sisma, o che l'hanno avuta dichiarata inagibile, adesso sta nella celere messa in atto del cosiddetto piano "Casa Italia", di cui il governo guidato da Matteo Renzi sta discutendo in questi giorni. Il piano "Casa Italia" prevede una ricostruzione razionale e controllata, che sia rispettosa della peculiare natura dei borghi colpiti dal sisma, e che garantisca un futuro più sicuro per chi abita in zone ad alto rischio sismico.

Soluzioni rapide

Anche se è importante che da ora in poi nel nostro Paese vi sia una pianificazione attenta dell'urbanizzazione del territorio, affinché emergenze come quella che si sta vivendo in questi giorni non debbano ripetersi più, è ancora più importante agire in fretta. I comuni colpiti dal terremotosi trovano in aree montane dove il freddo arriverà entro pochi giorni, e i rifugiati nelle tendopoli necessitano i soluzioni alternative per affrontare i rigori invernali.

Chi ha attività produttive necessita anche di non doversi spostare troppo dalla propria casa.

La generosità della gente comune ha già fatto molto: adesso è il momento che le istituzioni dimostrino di avere le capacità e la sensibilità necessarie per non lasciareche le conseguenze del terremoto si protraggano ulteriormente nel tempo, tanto da spingere chi ne ha subito la violenza ad andarsene abbandonando luoghi di grande bellezza, che potrebbero continuare ad essere una grande risorsa per tutto il Paese.