La Corte Costituzionale ha ripetuto in più occasioni la necessità che gli strumenti di controllo della velocità presenti sulle nostre strade, come gli Autovelox debbano essere controllati periodicamente, questo per verificare la validità dei dati prodotti. La periodica taratura non sempre è stata effettuata, così nel corso dell'ultimo periodo si sono susseguiti una serie di ricorsi. Il ricorso, che va presentato davanti al giudice di pace, spesso è stato accettato, con i giudici che hanno annullato numerose multe.
La sentenza del Giudice di Firenze
L'ultima sentenza in merito arriva dal Giudice di Pace di Firenze, che ha spiegato come la multa per autovelox è da considerarsi nulla quando se il Comune non riesce a dimostrare che lo strumento sia perfettamente funzionante, con un controllo avvenuto poco prima dell'accertamento. In alternativa, l'automobilista dovrà contestare la mancata taratura dell'autovelox, spetterà poi all'amministrazione comunale resistere in giudizio per dimostrare il contrario. Il Comune dovrà dimostrare un certificato di conformità dello strumento, che potrà arrivare non solo dalla casa costruttrice, ma anche da un ente terzo. Quindi non è più sufficiente, come si legge nella Sentenza, che nel verbale scritto dalla Polizia venga dichiarata la corretta funzionalità dello strumento.
Questa dicitura, divenuta oramai normale nei verbali delle multe, non è più sufficiente per garantire la mancanza di un margine di errore.
Autovelox e amministrazione comunale
Strumenti come autovelox, tutor e apparecchi laser si sono dimostrati degli ottimi deterrenti per gli automobilisti, con il numero di incidenti stradali che è notevolmente diminuito dopo la loro introduzione.
Al tempo stesso però, spesso i Comuni hanno fatto un abuso di questa strumentazione, ed è quindi necessario prestare la massima attenzione per tutelarsi ed evitare di pagare inutili multe. Per restare sempre aggiornati sulle ultime notizie premi il tasto segui che trovi a destra accanto al nome dell'autore di questo articolo.