È arrivato anche quest'anno il momento di abbandonare l'ora legale e ritornare a quella solare, riportando quindi indietro le lancette degli orologi di un'ora. Ma quando dovremo fare questo cambiamento?

Lancette indietro la notte tra il 29 e 30 ottobre

Meglio prepararsi con largo anticipo all'idea che dal prossimo week-end, precisamente dalla notte tra il 29 e il 30 ottobre, non solo le lancette dei nostri orologi subiranno una variazione - portandoli un'ora indietro - ma anche le nostre abitudini e soprattutto - dettaglio non poco trascurabile - il nostro sonno.

Quindi da ora legale ad ora solare. Un passo indietro che ci accompagnerà per tutta la stagione autunnale- anche se in determinate regioni del sud Italia si registrano temperature tali da farci vivere ancora pienamente la stagione estiva - nonché per quella invernale.

Altra data invece che dovremo segnare sul calendario è invece il 27 marzo 2017, giorno in cui lasceremo l'ora solare e le abitudini a cui ci eravamo - con non poche difficoltà - ormai adattati, per ritornare a quella legale. Insomma un'alternanza che trae le sue origini dall'entomologo neozelandese George Vernon Hudson, che per primo intuì l'importanza per la popolazione di alzarsi prima, spostando quindi le lancette di un'ora.

I disagi derivanti dall'alternanza ora legale-solare

Ed è proprio in tempi di crisi economica, come quelli che purtroppo colpiscono quasi indifferentemente tutti i paesi del globo, che l'adozione ha un suo perché, cioè quello del risparmio energetico; motivazioneprobabilmente non capita del tutto dalla maggior parte delle persone, che invece si lamenta solo dei disagi che questa alternanza produce.

Infatti tra glieffetti più frequentiche si registrano a causa dell'adozione del sistema di alternanza ora legale-solare, ci sono: irritabilità, insonnia, stanchezza, ma anche difficoltà nella concentrarsi così come cambiamenti dell'umore. Cambiamenti quindi che riguardano sia il bioritmo che l'organismo di circa 12 milioni di italiani, che a seconda della loro minore o maggiore adattabilità al cambiamento, percepiranno diversamente il cambiamento d'orario.