La loro protesta è statapacifica. Un gruppo di migrantioriginari del Bangladesh,ospiti dell’ex hotel Rosas a Narcao,ha occupato nel pomeriggio di oggi, giovedì, le carreggiate di una strada trafficata del paese lamentando il fatto che da circa due mesi non viene più loro erogato il “Pocket Money”. I famosi due euro e cinquanta centesimi che spettano di diritto ai profughi e che permettono ai migranti di telefonare anche alle famiglie lontane.

Gli ospiti della struttura si sono accomodati lungo la strada, qualcuno si è sdraiato per terra, in modo da impedire o comunque rendere difficoltoso il passaggio delle automobili che volevano raggiungere il paese.

Inizialmente ci sono stati momenti di tensione con qualche automobilista ma la situazione si è subito rasserenata, anche se i disagi sono continuati. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri.

Non è la prima volta

La struttura dell’ex albergo “Rosas” non è nuova a questa forma di proteste, nelsenso che già lo scorso giugno, esattamente il 25, un gruppo di migranti aveva deciso di abbandonare la struttura che li ospitava per i numerosi ritardi e disguidi che si stavano verificando riguardo il rilascio del permesso di soggiorno. In quella occasione, i profughi si sistemarono nella strada di fronte all’ex albergo e, dalle sei alle dieci della mattina, non fecero passare nessuno. Fu necessario l’intervento dei Carabinieri per riportare la situazione alla normalità, anche perché l’aria si stava facendo tesa e tanti cittadini si stavano lamentando ad alta voce dato chela circolazione era bloccata da tempo e in tanti dovevano andare a lavorare o accompagnare i figli a scuola.

Disagi continui

Anche il 14 ottobre dello scorso anno, sempre nell'ex albergo "Rosas", era stato necessario l’intervento dei Carabinieri di Carbonia per far rientrare nell’hotel una quarantina di migranti che non volevano più sapere di rimanere in Sardegna. Soprattutto in una struttura dove il cibo era scarsoe si soffrivano numerosi disagi.

Come l’assenza della connessione internet e di tante altre cose. Dopo numerose trattative con le Forze dell’Ordine i migranti erano rientrati nell'ex hotel con la promessa che tutti i problemi sarebbero stati presto risolti.