In uno scacchiere internazionale sempre più imbrigliato nelle trame del terrorismo islamista, l'Italia inizia a nutrire la concreta preoccupazione che possano verificarsi attentati. Se prima degli attacchi alla Germania si poteva ipotizzare che le nazioni "meno ingerenti" sul fronte siriano e libico (Germania e Italia, appunto) potessero essere in qualche modo di scarso interesse per le azioni del jihad nero, dopo la strage di Berlino del Natale scorso qualcosa in più si è capito. ISIS colpirà ovunque, indistintamente dai ruoli degli Stati europei nella coalizione guidata dagli USA.

Colpiranno anche l'Italia

Stavolta non si tratta di mere speculazioni di analisti dell'ultimo minuto. ISIS attaccherà la nostra nazione e lo farà in modo, si spera, meno plateale e meno dannoso rispetto a quanto accaduto nel resto d'Europa. Quest'affermazione non proviene da altra fonte se non da quella più importante per la nostra sicurezza quotidiana: il capo della polizia, Franco Gabrielli. Come riportato da alcuni organi di stampa nazionale, Gabrielli ha rilasciato precise dichiarazioni in merito alla situazione attuale dell'Italia rispetto al nemico dell'Occidente moderno. Non può non destare preoccupazione quanto afferma: "Lo dico in maniera molto cruda: prima o poi, anche noi un prezzo lo dovremo pagare.

Ci auguriamo sia quanto più contenuto possibile (...), buona parte delle persone fermate nel nostro Paese, perché considerate vicine all'ISIS, stava realmente per compiere attentati e fare morti". Gabrielli ha, quindi, precisato che noi non saremo immuni dalla falce assassina del jihad. Siamo davanti a una svolta ufficiale nella consapevolezza di essere veramente in pericolo.

Pericolo reale, attaccheranno ma mai perdere libertà

Dopo l'ammissione che attaccheranno anche noi, Gabrielli ricorda che comunque ISIS avrà vinto nel momento in cui la vita quotidiana di tutti sarà relegata al perimetro della paura: "Questo non deve toglierci la nostra libertà. Saremmo sconfitti solo se ci lasciassimo condizionare nella nostra quotidianità".