Ha impegnato 1100 poliziotti il blitz anti-terrorismo messo in atto dalla polizia tedesca nel Land dell’Assia, nel centro della Germania, che ha portato all’arresto di 16 persone sospettate di avere legami con il movimento terroristico Jihadista. Tra questi, anche un tunisino di 36 anni, al quale si riconduce la responsabilità dell’attentato al Museo del Bardo di Tunisi, nel marzo 2015. L’uomo è stato arrestato a Francoforte alle prime luci dell’alba senza opporre resistenza agli agenti.

Il tunisino, militante dello Stato Islamico, sarebbe stato coivolto anche nell’attacco nella città di Ben Guerdan, in Tunisia, quando un gruppo di miliziani dell’Isis avevano aggredito l’esercito regolare tunisino.

Lo scontro aveva provocato la morte di 53 persone, tra le quali molti civili.

Gli obiettivi del terrorista

Secondo quanto riportato dalla Procura di Francoforte, il presunto terrorista si ritiene che volesse costruire una rete terroristica in Germania, occupandosi dell’addestramento degli affiliati, con l’obiettivo di un attentato, ma pare che il pericolo non fosse imminente, in quanto ancora non era stato definito un obiettivo specifico da colpire.

Le indagini che hanno portato al blitz della polizia

Il blitz era iniziato nella serata di ieri a Berlino, quando gli agenti avevano tratto in arresto 3 persone, sospettate di avere legami con i Jihadisti. L’operazione è poi proseguita tutta la notte.

Gli agenti hanno perquisito 54 tra appartamenti, moschee ed uffici in Assia.

Il quotidiano Bild ritiene esista una rete terroristica che coinvolge almeno 16 persone, comprese nella fascia d’età tra i 16 ed i 46 anni, molto pericolosa.

Le indagini che hanno condotto all’operazione della polizia tedesca, sono durate quattro mesi ed hanno coinvolto oltre 150 investigatori.

“Oggi ci è riuscito un duro colpo contro la rete dei salafiti”- ha dichiarato Peter Beuth, ministro dell’interno del Land dell’Assia, sottolineando l’impegno nella sorveglianza degli islamisti salafiti da parte dello stato.