Un codice che è il più grande enigma nel caso Yara Gambirasio: 31G20. Una traccia di DNA identificata con un'asettica serie alfanumerica che però, a livello processuale, è stata capace di scatenare una querelle animata che non accenna a placarsi: quel materiale genetico sugli slip di Yara è realmente di Massimo Giuseppe Bossetti? C'è un margine di errore entro cui è possibile trovare la chiave della sua presunta innocenza? La difesa parla chiaro: serve una nuova perizia. Le parole del genetista Marzio Capra, ai microfoni di 'Quarto Grado', sono emblematiche dell'intero scheletro su cui si impianta la tesi difensiva.

Il DNA di Ignoto 2

Nel settore della traccia 31G20, isolata negli slip di Yara, c'è una componente mitocondriale che non rimanda a Ignoto 1. Essa appartiene a un soggetto sconosciuto, Ignoto 2, mai identificato. Su questo aspetto il consulente della difesa, Marzio Capra, non ha dubbi: "Sicuramente c'è un profilo mitocondriale che non è riconducibile a Bossetti e, allo stato degli atti, neanche alla povera Yara". Il mitocondriale in questione non fornisce informazioni sul sesso della persona a cui appartiene, e non è compatibile con le migliaia di profili biologici prelevati nella Bergamasca sottoposti a comparazione. Capra chiarisce che il genoma di Bossetti non è stato ricostruito interamente, spiegando che "è stata ricostruita una parte che, normalmente, viene ritenuta significativa".

Solo il DNA nucleare è riconducibile al muratore di Mapello. Il suo mitocondriale non c'è, non è mai stato trovato e su questo si concentrano gli sforzi della difesa: "Una traccia biologica comporta necessariamente il suo nucleare e il suo mitocondriale. Se tu non analizzi il mitocondriale, mi basta anche il nucleare. Ma se lo analizzi e e viene diverso, non puoi ignorare questo dato".

Il DNA 'come un'enciclopedia': il perchè di una nuova perizia

I consulenti di Massimo Bossetti continuano a chiedere che venga fatta una nuova perizia. Lo stesso genetista dichiara che in merito all'anomala presenza del mitocondriale di Ignoto 2 "bisogna chiarire cosa è successo". Per l'esperto ci sono tutti i presupposti perchè vengano condotte nuove analisi su quel DNA.

La spiegazione che fornisce su quanto accaduto intorno alla traccia 31G20 che ha inchiodato Bossetti è semplice: "Il DNA è come se fosse un'enciclopedia. Hai un'enciclopedia di 'x' volumi; a questo punto tu vai a prendere 17 capitoli, sparsi nei vari volumi: 2 capitoli del primo volume, del secondo non te ne frega niente, vai sul terzo, vai a prenderne un altro e così via. Alla fine tu sei andato a vedere 17 capitoli su un'enciclopedia fatta di 3 miliardi di pagine e tu sei andato a prendere 17 capitoli, ognuno fatto di 10 pagine, 50 pagine, 100 pagine. E poi dici 'tutta l'enciclopedia è uguale': tu hai preso quelli lì a campione".