Il 2017 è appena a fine marzo e già è funestato da diverse dipartite di personaggi famosi. Se giovedì 23 marzo ci ha lasciati Gino Tortorella, meglio famoso come Mago Zurlì, il giorno prima si è spento l’attore cubano Tomas Milian. All’anagrafe Tomás Quintín Rodríguez Milián. A stroncarlo sembra sia stato un ictus, aveva 84 anni. Sebbene abbia lavorato in film drammatici con grandi autori come Lattuada, Visconti, Maselli e Bertolucci, era noto ai più nelle vesti trash e comiche di due personaggi: Nico Giraldi ed Er Monnezza (Sergio Marazzi). In queste ore, sul web circola anche un aneddoto poco conosciuto sulla vita di Tomas Milian.

Un autentico dramma personale, in fondo impensabile per l’immagine che si ha di lui. Vediamolo di seguito.

Il padre di Tomas Milian si suicidò quando lui aveva 12 anni

Il dramma adolescenziale vissuto da Tomas Milian riguarda il padre, generale dell'esercito del dittatore Machado. Quando il futuro attore aveva solo cinque anni (è nato nel 1933), il padre fu messo in prigione e poi arrestato, in quanto il regime di Machado fu rovesciato da Batista. A sua volta poi rovesciato dalla rivoluzione di Fidel Castro nel 1969. Quando poi il padre fu liberato, tra i due non correva buon sangue, anche per l’esperienza vissuta dall’ex generale. Il quale sfogava il suo disagio sul piccolo Tomas. Il tutto poi sfociò nel dramma: il padre si suicidò davanti a lui quando aveva appena 12 anni.

Anche per dare un taglio al suo passato, Tomas Milian lasciò Cuba appena finito il liceo e si recò a Miami nel 1955. Dove ha vissuto fino alla morte. Anche se, per lavoro, ha vissuto molto anche in Italia.

La carriera di Tomas Milian prima del successo

Giunto a Miami si iscrisse all’Accademia Teatrale della Florida, mentre nel 1958 si stabilisce a New York dove frequenta l’Actor’s Studio dove viene impartito il famoso metodo di recitazione Stanislavskij.

In quegli anni il futuro Er Monnezza si dedica a vari lavoretti per sopravvivere e pagarsi i corsi: lavapiatti, benzinaio, posteggiatore. Finalmente, tra il 1957 e il 1958, viene notato dai responsabili della NBC, che stanno cercando volti nuovi per una serie televisiva: Decoy. Da lì la sua carriera sarà in ascesa. Ma sarà l’anno dopo, al Festival dei Due Mondi di Spoleto, che Tomas Milian sarà notato anche dai registi italiani. In primis Zeffirelli. Il resto è storia.