Il quarantaquattrenne Luigi Capasso, appuntato dei carabinieri di Velletri, residente a Cisterna di Latina, questa mattina all'alba ha sparato alla moglie Antonietta Gargiulo, 39 anni, da cui si stava separando in modo burrascoso. L'uomo per nove ore è stato chiuso nell'appartamento in cui la donna viveva con le figlie di 8 e 12 anni. Le forze dell'ordine hanno cercato di convincerlo alla resa purtroppo senza risultati. Alessia Gargiulo è stata trasportata in gravissime condizioni al San Camillo di Roma. Al momento è ricoverata in prognosi riservata.
Il comandante provinciale dei Carabinieri di Latina aveva affermato di temere il peggio per le bambine, considerato il lungo tempo trascorso e rivelando come l'appuntato non fosse in grado di ragionare in modo regolare essendo in stato di agitazione. L'appuntato al termine del servizio ha aspettato la moglie sotto casa e, quando lei era in garage per prendere l'auto e recarsi al lavoro, le ha sparato cinque colpi di pistola centrandola per tre volte. L'uomo poi ha preso le chiavi di casa ed è salito nell'appartamento in cui dormivano le due bambine di otto e dodici anni.
Dopo avere ucciso le figlie l'appuntato si è tolto la vita
Una signora che abita nella palazzina attigua a quella della vittima, ha riferito come dopo gli spari la signora Gargiulo si lamentasse e provasse timore per le bambine.
La donna, trasportata in elicottero al San Camillo, è stata colpita in totale tre volte al viso, alla spalla e all'addome. Sono stati subito allertati carabinieri. Purtroppo oltre i colpi sparati nel garage se ne sono sentiti altri tre provenire dall'interno del palazzo. In mattinata le forze dell'ordine hanno cercato di fare entrare la nonna delle bambine nell'appartamento, con indosso un giubbotto antiproiettile, per convincere Capasso ad arrendersi, ma la donna ha avuto un malore prima di entrare.
Le trattative sono poi continuate. Sono stati presi diversi provvedimenti per evitare che la situazione assumesse contorni ancora più tragici. La scuola elementare, che si trova di fronte al condominio in cui il carabiniere è barricato, é rimasta infatti chiusa. Nel palazzo in cui l'uomo ha tenuto le figlie in ostaggio è stata anche sospesa la fornitura del gas.
Le forze dell'ordine hanno invitato i residenti dei palazzi attorno a tenere le finestre chiuse. Molti sono i messaggi facebook sul profilo dell'appuntato che lo invitano a liberare le figlie e uscire dall'appartamento. Dopo un'ora dalla fine delle trattative i carabinieri hanno fatto irruzione in casa e hanno trovato le figlie e il carabiniere senza vita. Le speranze che l'uomo si arrendesse sono state purtroppo disattese.