Un ragazzino di una Scuola media di Cesena ha dato un pugno a una insegnante, apparentemente senza motivo alcuno, procurandole una ferita al naso. L'episodio è avvenuto in una scuola nella Valle del Savio, Appennino di Forlì-Cesena. La professoressa era intervenuta per calmare il ragazzino che stava disturbando durante l'ora di lezione: questi aveva in mano un cacciavite e stava 'giocando' a fare lo spadaccino. Che si trattasse di uno studente con disturbi già si sapeva, c'erano stati episodi simili in passato, ma non si era mai arrivati alla violenza fisica contro l'insegnante.

La vicenda risale a una settimana fa, ma è stata raccontata oggi sul Resto del Carlino. Erano almeno due ore che lo studente della scuola media disturbava la classe; siccome nessuno riusciva a farlo smettere, è stata chiamata la prof che in passato era già riuscita a calmare il ragazzino. Questa volta, però, non è riuscita nell'intento, beccandosi un pugno in pieno volto. La prognosi è di cinque giorni. I genitori degli studenti che erano in classe con l'autore dell'aggressione avevano segnalato in passato alla scuola, formalmente e informalmente, che quel ragazzino aveva atteggiamenti strani.

La moda delle botte ai prof

Purtroppo, quella che potremmo definire una nuova moda - picchiare i professori - ha già mietuto diverse vittime negli ultimi tempi.

In Sicilia, ad Avola, a gennaio ci sono stati ben due casi di genitori che hanno aggredito l'insegnante in una scuola superiore. Il 30 gennaio, a Piacenza, un alunno di prima media aveva picchiato un'insegnante. Il giorno dopo, il primo di febbraio, episodio ancora più grave: a Caserta, l'insegnante viene accoltellata da uno studente.

L'ultimo, in ordine di tempo, a Foggia il 10 febbraio scorso. In una scuola media, è un genitore che se la prende con l'insegnante, passando alle vie di fatto. Ossia, usando le mani. Come avrete capito, si tratta di violenza fisica da parte dei genitori e degli alunni stessi che, evidentemente, prendono spunto proprio da mamma e papà.

Si parla spesso del rispetto, di cui gli insegnanti non godrebbero più, ma adesso la situazione è decisamente peggiorata. Con le mani addosso, le aggressioni verbali e fisiche. Cesena è solo l'ultimo episodio che la cronaca ci porta a sottolineare.

Chi deve intervenire? Naturalmente le scuole, i dirigenti scolastici, con provvedimenti duri. Poi le famiglie, che devono riprendere ad allevare i figli nel rispetto delle istituzioni. Visto che la società non pare proprio in grado di proporre esempi di livello e positivi.